Si è tenuto ieri, 10 aprile, su Zoom l’incontro: la trasformazione dell’Albania passa per la diaspora. L’attività che è stata organizzata dal Centro del Movimento Vetevendosje in Italia ed è stato diretto dal coordinatore Erald Korra, ha visto assieme il neo premier del Kosovo Albin Kurti, il Direttore Esecutivo del Centro Vetevendosje in Albania nonché candidato sostenuto da questo soggetto politico a Tirana, Boiken Abazi, i candidati di Lezha Iljaz Shehu e il candidato di Gjirokastra Kreshnik Merxhani.
La diaspora costituisce una componente essenziale dell’elettorato di Vetevendosje in Kosovo e questo è stato confermato dalla massiccia approvazione emersa nelle ultime elezioni, dove i residenti all’estero, hanno votato con oltre 70% dei voti a favore della formazione di Kurti. In quest’ottica attraverso l’incontro di oggi, il centro di Vetevendosje nella Repubblica d’Albania ha voluto ribadire il proprio approccio e sensibilità a favore dei temi cari alla diaspora, presentandosi al completo con i candidati sostenuti per le elezioni politiche del 25 aprile.
Il premier Kurti si è soffermato sul ruolo proattivo che la diaspora ha tradizionalmente ricoperto nello sviluppo economico dei due stati albanesi. Egli ha riconosciuto l’importanza di tale comunità, quale attore determinante per le relazioni tra Albania e Italia che invia circa 1 miliardo di euro all’anno nelle casse dello Stato albanese e che sostiene in maniera consistente l’economia famigliare in madre patria.
Albin Kurti ha sottolineato l’esigenza di trattare da una prospettiva istituzionale le principali problematiche afferenti la diaspora come le legittime rivendicazioni per un ruolo più attivo nel processo decisionale, la necessità di sviluppare strategie comuni per prevenire la fuga dei giovani e il bisogno di attrare il capitale umano, il riconoscimento dei contributi sociali, la valorizzazione del patrimonio culturale in funzione della crescita economica nonché il ruolo dell’educazione e delle donne nell’integrazione e nella vita sociale.
Albin Kurti inoltre ha lanciato un appello per il miglioramento dei servizi e l’adeguamento dei costi, le condizioni infrastrutturali dei porti in Italia e Albania e maggiore controllo nelle compagnie private che operano nel settore e che coprono in generale il settore dei trasporti tra i due paesi.
Boiken Abazi, il Direttore Esecutivo del Centro Vetevendosje in Albania, ha esordito presentando il centro a Tirana e illustrando le motivazioni che hanno spinto a partecipare alle elezioni di aprile definendole: “ormai non più trascurabili, legate alla necessità di una trasformazione radicale del contesto socio-politico nel paese e alla quale il Movimento non poteva rimanere indifferente”.
La partecipazione in questa tornata elettorale sta costituendo un momento di svolta e di radicamento sul territorio ed è una opportunità per accelerare una conoscenza più approfondita dei bisogni dei cittadini . Boiken Abazi ha proseguito introducendo il programma di 13 punti incentrato su temi innovativi come la sanità pubblica, l’ecologia, le questioni di genere e la protezione dei diritti dei lavoratori evidenziando il carattere profondamente progressista del Movimento Vetevendosje e la rottura con l’attuale panorama politico albanese.
In seguito, sono intervenuti i candidati di Lezha Iljaz Shehu, ricercatore con formazione accademica alla Sorbona di Parigi, il quale si è introdotto ai presenti e ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione all’evento definendolo “immune alle barriere e ai confini imposti all’interno della nazione albanese”. Shehu ha quindi descritto il contesto della sua città natale dove gareggia come parlamentare e ha annunciato il suo impegno per promuovere momenti simili di confronto con maggiore frequenza.
La presentazione dei candidati di VV in Albania si è concluso con Kreshnik Merxhani, architetto ed esperto di conservazione dei beni culturali nonché attivista do lungo corso nella tutela del patrimonio storico e culturale nel paese. Merxhani che corre nel distretto di Gjirokaster nel sud del paese, ha incentrato il suo intervento su questioni come l’attivismo politico, la partecipazione dei cittadini nella decision making e sull’importanza di basare la crescita economica su politiche sviluppiste sensibili alle specificità dei territori, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale.
All’incontro inoltre hanno preso parte anche alcuni esponenti della diaspora come Giorgio Rubolino dell’iniziativa Diaspora 91-19, Marian Bjeshkëza di AssoAlbania, Petrit Aliaj della Federazione Nazionale Associazioni Albanesi Italia (FNAI), la giornalista Alba Kepi e la psicologa Rozi Dako che hanno esposto alcune delle principali criticità che affronta la diaspora ma non solo, come il riconoscimento delle pensioni, il ruolo della donna, la strategia del governo del Kosovo per il conseguimento di nuovi riconoscimenti internazionali, rivolgendo quindi domande inerenti la visione e l’approccio del Movimento Vetevendosje su queste tematiche alle quali hanno risposto il Premier del Kosovo Albin Kurti e il leader del Centro nella Repubblica d’Albania Boiken Abazi.
Entrambi hanno ribadito la posizione del Movimento che con il nuovo governo di Pristina e la crescita che sta attraversando il centro di Tirana, tali incontri diventeranno pratiche comuni per avvicinare e mobilitare ulteriormente i connazionali all’estero.