Come visto nella parte iniziale, il primo campionato femminile albanese di pallavolo si svolse nel 1946 (17 Nëntori) e la prima coppa nel 1954 (Partizani). La nazionale femminile esordì proprio a Tirana dove dal 24 maggio al 2 giugno 1947 furono organizzati i Campionati Balcanici e dell’Europa Centrale maschili e femminili di pallavolo, e maschili di pallacanestro.Fu un buon successo organizzativo, e si denominavano dell’Europa Centrale, poiché parteciparono – con Albania, Bulgaria, Jugoslavia e Romania – pure l’Ungheria e il Territorio Libero di Trieste.
A Tirana, quindi, furono svolti i primi tornei internazionali di pallavolo dopo la II Guerra Mondiale, precedendo i Campionati mondiali maschili (1949) e femminili (1952), e i Campionati europei maschili (1948) e femminili (1949: Romania 4ª, Ungheria 6ª).
La ripresa delle Nazionali femminili e la figura di Tamara Nikolla
Dai dati in mio possesso risulta che le Nazionali A e giovanile uscirono fuori Patria 25 anni dopo per una tournée nella Repubblica Popolare Cinese, da sempre all’avanguardia in campo pallavolistico assieme al Giappone e alle Coree.
L’esperienza fu ripetuta nel 1975 per dieci partite svolte in un mese e mezzo in largo e lungo la Grande Muraglia.Pronte ormai per affrontare l’Europa, le ragazze della Nazionale A si recarono in Kosovo per il Campionato Balcanico di Prishtinë rimasto nella storia dello sport mondiale per un episodio clamoroso.
Per la prima volta i “cittadini” dello Stato ospitante tifavano in larghissima maggioranza per una Nazionale “loro avversaria”. Vediamo come andarono i fatti.
Il 25 giugno 1976 Albania e Jugoslavia si trovarono di fronte per un incontro decisivo in vista della conquista della medaglia di bronzo.
Bulgaria e Romania (4ª e 7ª ai CE 1975) si erano ormai piazzate ai primi due posti.
Gli spettatori furono sistemati in due gruppi: uno di fronte alla tribuna centrale comprendeva i cossovari e uno ai lati con serbi e montenegrini. Appena le albanesi entrarono in campo si scatenò il tifo in loro favore. Si notò che fra i tifosi cossovari c’era una ragazza che indossava un abito rosso e nero con attorno piccole bandiere albanesi.
La partita si protrasse con molte interruzioni, poiché il primo arbitro, bulgaro, favoriva apertamente la squadra di Belgrado, imbarazzato dall’atteggiamento della stragrande maggioranza del pubblico “jugoslavo”, e per impedire alla squadra albanese di vincere in modo politicamente scorretto.
L’Albania, contro la Nazionale ottava ai precedenti europei, arrivò a condurre 2-1 (5-15 15-7 15-10), preoccupando non poco le forze dell’ordine.
A quel punto i tifosi kosovari, e specialmente gli studenti, iniziarono a gridare: «Albania! Albania!», e tutte le ragazze si misero a piangere sugli spalti. La situazione peggiorò quando l’arbitro bulgaro fece in modo che la Jugoslavia pareggiasse 2-2 vincendo il quarto set per 16-14; si creò nervosismo massimo fra il pubblico.
Molti degli studenti urlanti furono arrestati.
Cercarono di catturare anche la ragazza con l’abito nero e rosso ma gli studenti non presi la nascosero. Era diventata, in pratica, una vera e propria manifestazione politica anti-titista. Nel frattempo, la Jugoslavia vinse il quinto set per 15-5, anche per il clima di intimidazione nei confronti della Nazionale albanese.
A sera in un incontro con gli studenti tifosi non in galera, c’era pure la ragazza nero-rosso vestita. Gli studenti riuscirono ad entrare nell’hotel di nascosto poiché molti kosovari, fuori l’albergo, badarono a che i poliziotti serbi stessero lontani, facendo letteralmente la guardia. Un cameriere si avvicinò a Tamara Nikolla (1953-93) e le disse: «Jam shqiptar dhe iu luta pronarit që të më lejonte t’u shërbeja ju. E kam për nder që Shqiptari t’u shërbejë shqiptarëve. Këtë porosi e kam nga gjyshi e babaj!» («Io sono albanese e ho pregato il proprietario [dell’hotel] di lasciare che io vi servissi. Ho l’onore che un albanese serva gli albanesi. Tale è la raccomandazione che ho ricevuto da nonno e papà!»).
Il giorno dopo l’Albania giunse quarta, battendo la Grecia (15-4 15-7 15-7). Tamara Nikolla fu proclamata fra le migliori tre pallavoliste dei Balcani. Tamara, spentasi a 40 anni, è stata una fra le più grandi pallavoliste albanesi di tutte i tempi.
Campionessa d’Albania 1971-72 e 1972-73, vincitrice della Coppa della Repubblica 1970-71, 1971-72, 1972-73, 1974-75, 1975-76 e 1977-78. Capitana e bandiera dello Skënderbeu unica squadra in grado di contrastare lo strapotere della Dinamo. A Tamara fu conferito il titolo di Maestra dello Sport nel 1974. Medaglia di bronzo ai Campionati Balcanici 1980.
Maestra Emerita dello Sport nello stesso anno. Si ritirò il 18 ottobre 1981. Il palazzetto dello sport di Korçë è a lei intitolato alla memoria.Tamara Nikolla
La decisione di giocare ai più alti livelli
Nel 1977 la Nazionale juniores giocò in amichevole contro le pari categoria cinesi, in tournée in Albania per la preparazione al I Campionato mondiale. Nella capitale, 7 luglio, le albanesi persero per 1-3 (7-15 15-17 15-12 12-15) però a Elbasan, sei giorni dopo, vinsero con lo stesso pnteggio (14-16, 15-6, 17-15, 16-14).
È significativo sottolineare che due mesi dopo, a Brasilia, il 14 settembre ai Mondiali, la Cina arrivò seconda alle spalle della Corea del Sud precedendo il Giappone, con tutt’e tre a parità di punti e differenza-set.
Fu la differenza punti-set a determinare l’oro coreano, l’argento cinese e il bronzo nipponico. Meno di due anni e mezzo dopo accadde la stessa cosa alla Dinamo Tirana in Coppa dei Campioni femminile: per lo stesso motivo da terza il 7 marzo si ritrovò quarta l’8 marzo 1980, a parità di punti e differenza-set con altre due squadre (il dettaglio è nella puntata precedente).
La ‘Federata Shqiptare e Lojrave me Dorë (Volejboll)’, convinta di aver raggiunto anche con le donne un livello agonistico tale da poterle far scendere in campo in Europa, iscrisse nel luglio 1978 la Dinamo Tiranë alla Coppa dei Campioni.
La buona tenuta e, in specie, l’aver letteralmente sfiorato la qualificazione ai quarti di finale della Campioni 1978-79 (vedi III Parte), indusse la FShL a iscrivere la Nazionale A (all. Kreshnik Tartari e Pandi Gëllçi) ai Campionati Balcanici di Bucarest (24-26 maggio 1979).
Dalla capitale romena in poi iniziò un ciclo indimenticabile di affermazioni e vittorie seniores e juniores, lungo tredici anni, che culminò nei Campionati Europei di Ravenna del 1991, come meglio vedremo in seguito.
Le prime medaglie seniores e juniores
A Bucarest, nei CB (24-26 maggio 1979), l’Albania non solo si prese la rivincita, tre anni dopo, contro la Jugoslavia per 3-1 (15-8 3-15 16-14 17-15), ma conquistò il bronzo ed Ela Tase fu proclamata miglior pallavolista dei Balcani.
Giunta in Albania le fu conferito il titolo di Maestra Emerita dello Sport a soli 20 anni!L’anno dopo l’Albania senior (all. Gëllçi e Tartari) confermò il bronzo ai CB di Atene (22-24 maggio 1980) alle spese ancora della Jugoslavia (3-2: 15-11 6-15 9-15 15-8 15-10). Le juniores (all. V. Opingari e V. Binga) giunsero per la mia volta in medaglia (bronzo) alle spese di Turchia (3-0: 15-13 15-12 15-7) e Jugoslavia (3-1: 14-16 15-1 15-0 15-8), ai CB di Bucarest (4-7 settembre dello stesso anno).
Si era certi che il bronzo era unicamente un punto di partenza, poiché le ragazze delle Nazionali davano dimostrazioni (assieme alla Dinamo nelle Coppe) di poter scalare i vertici europei.
Il 1981 si aprì con una tournée della Nazionale greca maggiore (seniores) in Albania dal 26 al 30 agosto: sia con le juniores (doppio 0-3 a Durazzo e a Korçë) che con le seniores (0-3 a Valona) le elleniche persero le tre partite.
Ed in effetti ai CB di Corinto (9-13 settembre 1981), l’Albania juniores (all. Tartari e Altrime Boshnjaku) arrivò all’argento: Jugoslavia 3-0 (15-4 15-9 15-6), Grecia 3-0, Romania 3-1 (15-12 15-12 10-15 15-7); perdendo l’ultima partita contro la Bulgaria (4ª agli Europei juniores 1979; 2ª ai CE 1982). Mimoza Ibrahimi fu proclamata la migliore pallavolista junior dei Balcani.
Ai CB 1982 di Sevlijevo (Bulgaria, 1-6 settembre) un altro bronzo delle juniores: contro Turchia (3-0), Jugoslavia (3-0) e Grecia (3-0); alle spalle di Bulgaria (0-3) e Romania (1-3). Lavdie Hakrama proclamata miglior regista della competizione.
Nei CB di İzmit (Turchia, 24-28 agosto 1983), l’Albania junior (all. Gëllçi e Boshnjaku) tornò in possessò dell’argento, perdendo la prima partita con la Bulgaria (0-3), ed in seguito mettendo in fila: Jugoslavia 3-0 (15-9 15-10 15-12), Romania 3-0 (15-11 15-8 15-8), Turchia 3-0 (16-14 21-19 15-2) e Grecia 3-0 (15-2, 15-6, 15-11). Prima e dopo İzmit (11-13 agosto in casa, e 27-30 agosto in trasferta), l’Albania giocò contro rappresentative nazionali algerine, vincendo tutte le partite: le juniores con l’Algeria “A” 3-0, e la Nazionale seniores sempre contro la Nazionale maggiore magrebina con un triplice 3-0.
Ai CB di Gradačac (Jugoslavia, 8-12 agosto 1984), l’Albania juniores (all. Ilir Xhemalçe, Toma Spaho, Gëllçi e Boshnjaku) arrivò solo quarta con due vittorie contro Turchia (3-0: 15-8 15-11 15-10) e Grecia (3-0: 15-1 15-10 15-5). Urgevano ricambi dovuti al fatto che le “ex” giovani avevano oltrepassato i vent’anni e giocavano nelle rappresentative maggiori.
Il ritorno della Nazionale A e la ripresa delle juniores
Il 1985 fu un anno di transizione in cui le forze femminili furono destinate unicamente alle Coppe dei Campioni. Esso coincise anche con un periodo in cui la Dinamo – tradizionale serbatoio delle Nazionali – fu costretta a consegnare lo scettro al forte Skënderbeu Korçë, campione 1984-85 e 1985-86, però non dotato di giocatrici di esperienza internazionale. Nel 1985 con una popolazione stimata di 2.957.000 abitanti, non si potevano far di certo miracoli e restare contemporaneamente ai vertici europei di ogni sport praticato.
E per tale motivo nel 1986 la Nazionale A si ripresentò ai Campionati Balcanici dopo ben sei anni; lo stesso fecero le juniores e con buoni risultati. L’anno iniziò con due amichevoli, a Durazzo e Tirana, fra Nazionali maggiori: Albania-Turchia, doppio 3-0.Ai CB di Arta (Grecia, 27-31 maggio) la Nazionale A (all. Xhemalçe e Tartari) si riprese il bronzo di 1979 e 1980, però vincendo un maggior numero di partite: Grecia 3-1 (12-15 15-12 15-3 15-4), Turchia 3-2 (14-16 15-9 15-4 14-16 15-12) e Jugoslavia 3-2 (16-14 11-15 9-15 15-11 15-12).
Ela Tase per la seconda volta fu proclamata miglior pallavolista dei Balcani.
Le juniores, allenate da Ilir Cirinaku e Bashkim Lala, fecero ancora meglio. Ai CB di Rîmnicu Vîlcea (Romania, 3-7 settembre) batterono nell’ordine: Turchia 3-2 (15-6 16-14 4-15 4-15 15-10), Bulgaria 3-1 (16-14 8-15 15-4 15-13; la Bulgaria era bronzo agli Europei di categoria del mese prima), Grecia 3-1 (15-6 14-16 15-8 15-4) e Jugoslavia 3-0 (15-8, 15-1, 15-13); persero con le padrone di casa per 0-3.
Mimoza Dule fu proclamata fra le prime tre migliori giocatrici del torneo.
Le juniores, sempre guidate da Cirinaku e Lala, si riconfermarono vice-campionesse dei Balcani l’anno dopo a Šumen (Bulgaria, 24-28 agosto 1987): Jugoslavia 3-0, Romania 3-1 (15-6 6-15 15-6 15-6) e Turchia 3-1. Questa volta le ragazze seppero dosare il rapporto set giungendo a pari merito a 8 punti (nella pallavolo le sconfitte valgono un punto) con Romania e Grecia (da cui erano state sconfitte 1-3).
L’argento fu delle schipetare poiché a parità di set vinti/persi con la Romania (11-8; la Grecia aveva 10-8) finalmente ebbero la meglio per differenza punti-set: l’esperienza della Dinamo ’80 era servita.
Giorni prima (5-9 agosto) la Nazionale A – in preparazione per i X Giochi del Mediterraneo di Latakia (Siria) – si era recata in tournée in Grecia, svolgendo quattro partite contro la Grecia juniores e una contro la Nazionale A di casa: le vinse tutte. La migliore della trasferta risultò Fausta Toska.
Oro ai X Giochi del Mediterraneo ’87
Se noi guardiamo l’albo d’oro della pallavolo femminile ai Giochi del Mediterraneo (14-18 settembre 1987), colpisce il fatto che a parte l’Italia (1979, 1983, 1991, 1997, 2001 e 2009), le altre vincitrici sono squadre balcaniche, e fra queste anche l’Albania nel 1987.
Il torneo assume un’importanza tricontinentale e la Nazionale si preparò a quell’evento col proposito di vincerlo, nonostante si trovasse di fronte compagini d’esperienza (ad. es. Italia poi 6ª ai CE del mese dopo). Le ragazze, allenate da Tartari, si aggiudicarono tutte le cinque partite: Italia 3-1 (11-15 15-6 15-9 15-4), Turchia 3-0 (15-8 15-3 15-12), Grecia 3-1 (15-5 15-17 15-9 15-12), Libano 3-0 (15-5 15-0 15-1) e Siria 3-0 (15-4 15-7 15-7).
Le vincitrici furono: Emanuela Axhani, Agi Babuli, Eva Duni, Lulëzime Duka, Mimoza Dule, Mimoza Ibrahimi, Egla Miço, Ingrid Murzaku, Ela Tase (cap.), Fausta Toska. L’arbitro era Andrea Xhori.
L’Albania organizza i CB dopo 41 anni: l’incredibile partita decisiva contro le bulgare
L’affermazione in Siria, preceduta da tanti successi in Europa, fece sì che il Comitato Balcanico degli Sport affidasse all’Albania l’allestimento dei Campionati di pallavolo femminile 1988 per Nazionali A. Un appuntamento di assoluto prestigio che tutti gli sportivi albanesi accolsero con giubilo e prepararono con la massima perfezione, anche perché dopo 41 anni la pallavolo internazionale tornava sul suolo patrio.
Fu pure pubblicato – a cura del Comitato organizzatore albanese – un quotidiano di quattro pagine: “Volejbollistja”, in albanese e francese, diffuso gratuitamente per l’intero Paese in tutti i giorni in cui si svolse la manifestazione.Alla cerimonia di apertura (venerdì 27 maggio, ore 15:30) presso il Palazzo dello Sport “Partizani” (oggi: “Asllan Rusi”) parteciparono: il ministro dell’Istruzione, Skënder Gjinushi; il presidente del Comitato Esecutivo del Consiglio di Partito per il Distretto di Tirana, Leandro Zoto; il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Albanese, Mehdi Bushati; l’intero corpo diplomatico dei Paesi balcanici accreditati a Tirana e foltissimo pubblico.
La cerimonia si aprì con l’Inno Nazionale Albanese, cui seguirono gruppi di bambini che offrivano fiori alle squadre che avevano sfilato. L’indirizzo di saluto fu pronunciato dal presidente del Comitato Organizzatore Albanese, Thoma Kuke.
In mattinata, Mehdi Bushati, aveva accolto presso l’Hotel Internazionale “Tirana” i dirigenti e le squadre ospiti.
In precedenza era stato deciso che fossero disputate per ogni giornata due partite a Tirana, e una a Durazzo al Palazzo dello Sport “Punëtori”. Gli arbitri internazionali albanesi erano Koço Gjoka e Andrea Xhori.
Diamo un’occhiata alle partecipanti. Bulgaria (12ª ai CM 1986, 4ª ai CE 1987, 7ª ai CE 1989; CSKA Sofia 4ª alle Coppe Campioni 1987-88 e 1988-89; Dunav Ruse 4ª alla Coppa CEV 1987-88), Jugoslavia (8ª ai CE 1989, Mladost Zagabria 4ª nella Coppa delle Coppe 1986-87, ma in finale per la rinuncia della Dinamo Tirana; 4ª alla Coppa CEV 1988-89), Romania (8ª ai CE 1987, 4ª ai CE 1989), Turchia (11ª ai CE 1989, Emlakbank Ankara 3ª alla Coppa CEV 1987-88); solo la Grecia non vantava, allora, prestazioni di primo livello.
La Nazionale albanese, allenata da Tartari, vinse contro Grecia 3-0 (15-4 15-11 16-14), Jugoslavia 3-2 (15-6 7-15 13-15 15-6 15-13) e Turchia 3-0 (15-13 15-8 15-7 a Durazzo). Nonostante la sconfitta contro la Romania per 2-3 (11-15 16-14 14-16 15-6 11-15), con la Bulgaria nell’ultima partita la Kombëtarja, per conquistare il titolo, avrebbe dovuto vincere con qualsiasi punteggio.
Però alla fine di un match tiratissimo durato due ore e mezzo perse per 2-3 dopo esser stata in vantaggio addirittura per 2-0 (3-15 14-16 15-4 15-7 15-9). Il tempo avrebbe messo le cose a posto; intanto Ela Tase, per la terza volta, fu proclamata migliore pallavolista dei Balcani.
Ai CB juniores di Sakarya (Turchia, 30 agosto-3 settembre 1988) l’Albania sconfiggendo la Jugoslavia per 3-0, si piazzò quarta (all. Xhemalçe ed Eva Kavaja).
Nella stagione 1987-88 le squadre albanesi non si iscrissero alla Coppe per meglio prepararsi all’appuntamento suddetto.
La Nazionale A aveva vinto nel gennaio 1988 il Torneo Internazionale di Salonicco, battendo Grecia B (3-1), Grecia A (3-1) e Akademik Varna (Bulgaria) 3-0 (2-4 gennaio). Era seguita una tournée in Albania della Nazionale A greca: tre vittorie delle albanesi (3-1, 3-0, 3-1 dal 2 al 4 aprile).
Oro ai Campionati Balcanici juniores di Durazzo ’89
Vista l’eccellente riuscita dell’anno prima, il Comitato Balcanico degli Sport affidò all’Albania anche l’allestimento dei CB juniores. Essi furono inaugurati a Durazzo, al Palazzo dello Sport “Punëtori” martedì 5 settembre 1989, alle 15:30.
Presenziarono il presidente del KOKSh, Ali Vukatana, il presidente del Comitato Albanese per l’Intesa e la Collaborazione Balcaniche, Prof. Lefter Xhuveli, il segretario della FShLD(V), Thoma Kuke, ed il corpo diplomatico dei Paesi partecipanti alla competizione. L’Inno Nazionale albanese aprì le celebrazioni.
Le prime quattro giornate corsero su un binario di assoluta regolarità: Albania-Turchia 3-0 (15-10 15-8 15-7), Jugoslavia 3-1 (4-15 15-5 15-4 15-0), Grecia 3-1 (12-15 15-5 16-14 15-7), Romania 3-0 (Romania 3ª ai CE 1988: 15-11 15-11 15-10). E, al solito, come l’anno prima con le seniores, la partita decisiva sarebbe stata contro la forte Bulgaria (4ª ai CE 1988 e poi 10ª ai CM 91). Il 9 settembre, le juniores vinsero i primi due set (15-9 15-9), esattamente come fecero a Tirana ’88 le seniores.
Quando ormai, pubblico e atlete, erano convinte di non fare gli stesse imprudenze ed errori dell’anno prima, la Bulgaria conquistò gli altri due set (12-15 14-16), pareggiando! Ma al quinto le albanesi vinsero per 15-10. Dopo la partita l’allenatore della Bulgaria, Stefan Pančev, affermò: «Ishtë një ndeshje shumë e fortë dhe tërheqëse. Fitoi më i miri».
Alketa Doçi fu proclamata la miglior pallavolista junior dei Balcani.
Queste le campionesse: Merita Berisha, Vetjola Ceka, Mirela Deda, Nora Deda, Blerina Dervishi, Alketa Doçi, Enkelejda Ferra, Etleva Helmësi, Edlira Kasa, Enkelejda Kulla, Majlinda Rama (cap.), Donika Shtuka, Orgeta Tola, Majlinda Xhufi; allenatori: Tartari e Cirinaku.
Ad inizio anno entrambe le Nazionali (seniores e juniores) avevano disputato amichevoli in Albania contro la Romania “A” e juniores (6-9 maggio) e in Francia, l’Albania Olimpica contro la Nazionale maggiore transalpina. In totale: una vittoria (Francia “A”-Albania 1-3 [8-15 15-13 11-15 13-15]) e quattro sconfitte.
Oro e argento nel 1990
Il 1990 prese il via con una tournée in Puglia, in vista della preparazione dei CB seniores e juniores. Nella Regione oltremare la Rappresentativa della Selezione Albanese si aggiudicò il Torneo Internazionale di Bari e due amichevoli con squadre locali (9-12 aprile).
I XXI Campionati Balcanici seniores si svolsero nella città bulgara di Pravec dal 30 maggio al 3 giugno. Allenate ancora da Tartari e Cirinaku le albanesi fecero totale piazza pulita sconfiggendo tutte e cinque le avversarie senza nemmeno concedere un set, neppure alle padrone di casa (dodicesime ai CM 1986) e alle romene (quarte ai CE dell’anno precedente).
Nell’ordine 3-0 a Jugoslavia (15-12 15-6 15-6), Bulgaria (15-10 15-12 15-13), Romania (15-12 15-11 17-15), Grecia (15-1 15-8 15-8) e Turchia (15-8 15-9 15-6): record assoluto. Mimoza Ibrahimi fu proclamata miglior pallavolista dei Balcani: unica albanese a fregiarsi di questo titolo sia come senior che junior.
Qui le campionesse: Emanuela Axhani, Agi Babuli, Alketa Doçi, Lulëzime Duka, Mimoza Dule, Eva Duni, Mimoza Ibrahimi, Majlinda Kase, Egla Miço, Jorgjeta Qirici, Donika Shtuka, Ela Tase (cap.).
Nello stesso anno ai CB juniores di Atene (16-20 agosto) l’Albania – allenata da Eva Kavaja e A. Vangjeli – dopo la sconfitta iniziale 1-3 con la Bulgaria (6ª ai CE 1989 e poi 5ª ai CE 1991) vinse l’argento, infilando quattro vittorie consecutive: 3-2 a Turchia (15-11 8-15 6-15 15-10 15-9) e Jugoslavia (10-15 15-11 8-15 15-2 15-8), 3-0 alla Grecia (15-11 15-13 15-10) e 3-2 alla Romania (13-15 15-12 6-15 15-8 15-12).
Alketa Doçi fu proclamata miglior schiacciatrice dei Balcani.
Sempre ad agosto, pur nella pallavolo maschile, si registrò un evento eccezionale che non accadeva almeno da trent’anni. Al Torneo Internazionale di Durazzo, vinto dall’Albania, fu invitata la Nazionale della Siria, allenata da Valery Krivov, medaglia d’oro al torneo di pallavolo maschile conquistato dall’Unione Sovietica ai XXII Giochi Olimpici di Mosca 1980.
Primo effetto interno del disgelo Tirana-Mosca, successivo alla finale della Coppa dei Campioni d’Europa, di cui abbiamo parlato nella scorsa terza parte.
A dicembre la Nazionale Maggiore giunse prima al Torneo Internazionale di Palermo, sconfiggendo per 3-0 Ali Surgel Palermo e Tomos Barbera Valencia, e 3-2 il Nausicaa Reggio di Calabria.
La squadra reggina giocava con due sovietiche, tre brasiliane e un’argentina, tutte facenti parti delle loro rispettive nazionali.
Lo storico 1991 e il 1992 interlocutorio
Il primo impegno della Nazionale albanese senior è del maggio: essa partecipò alla terza edizione del prestigioso Torneo Internazionale “Alexandria” di Salonicco. In passato tal manifestazione aveva visto vincere nel 1988 il Levski Sofia, superando Ungheria, Francia e Grecia; e nel 1989 la fortissima Dinamo Mosca che si era lasciata alle spalle Lesvki Sofia, Grecia e CSKA Sofia. Assieme alle albanesi si erano iscritte la Selezione di Mosca, composta di Uraločka Sverdlovsk (campione d’Europa 1980-81, 1981-82, 1982-83, 1986-87, 1988-89, 1989-90; vincitrice della Coppa delle Coppe) e Dinamo Mosca (campione d’Europa: 1960-61, 1962-63, 1964-65, 1967-68, 1968-69, 1969-70, 1970-71, 1971-72, 1973-74, 1974-75); oltre alle Nazionali Maggiori di Grecia e Francia.
L’Albania arrivò a pari punti con la Selezione di Mosca. Ciò era stato dovuto alle vittorie albanesi contro Francia 3-0 (16-14 15-7 15-11) e Grecia (6-15 15-7 15-13 15-5), e alle vittorie sovietiche contro Albania 3-1 (15-7, 15-8, 12-15, 17-15; nel quarto set le albanesi ebbero ben 8 set-ball non sfruttati) e Francia 3-0 (15-4 15-8 15-12) e alla sconfitta iniziale nei confronti della Grecia 1-3 (15-8 9-15 11-15 7-15).
Già arrivare allo spareggio con le sovietiche fu un successo clamoroso. Le migliori classe ed esperienza della compagine “All Stars” moscovita ebbe la meglio per 3-0 (15-7 15-12 15-8).Il torneo fu per la preparazione al girone di passaggio alla fase finale del XVII CE, ai quali la Nazionale Maggiore albanese femminile non aveva mai preso parte – al contrario di quella maschile che partecipò tre volte (10ª nel 1955, 11ª nel 1958; 13ª nel 1967; nel 1971 rifiutò di giocare per la presen
za dell’URSS).
A Salisburgo (dal 7 al 9 giusto) le seniores albanesi compirono l’impresa che mancava loro. Dopo una sconfitta per 3-0 (6-15 4-15 10-15) con la Cecoslovacchia (5ª ai CE 1989), l’Albania superò Austria 3-0 (15-13 15-5 15-7) e Svezia 3-0 (15-1 16-14 15-10), guadagnandosi il prestigioso traguardo che pure ufficialmente le poneva fra l’élite continentale.
Prima dell’appuntamento europeo, la Nazionale – in preparazione – disputò tre partite casalinghe con la Romania (16-18 giugno) e – da campione in carica – gli XI Giochi del Mediterrano (5-11 luglio). Qui arrivò quarta dopo le seguenti partite – gruppo A: Albania-Francia 3-1 (10-15 15-7 15-9 15-8), Albania-Spagna 3-0, Grecia-Albania 3-2 (11-15 15-2 9-15 15-7 15-11); semifinale: Turchia-Albania 3-0 (15-9 15-11 15-10); finale 3°-4° posto: Grecia-Albania 3-0 (15-4 15-4 15-5).
In seguito la Nazionale si spostò in Italia, e vinse il IV Torneo Internazionale di Partinico (Palermo), battendo Messina 3-0 e Agrigento 3-2 (23-24 settembre).
Il XVII CE di Ravenna, vide l’Albania giocare nel gruppo A (28 settembre-3 ottobre). E alla fine, con cinque sconfitte giunse 11ª.
La media dei dieci Paesi che precederono in classifica l’Albania nel 1991 era di 59.765.632,5 abitanti a testa; l’Albania ne aveva solamente 3.225.000 e si è piazzata prima della Jugoslavia con 23.229.846 ab. (dati Wikipedia da me elaborati a quella data). Con questo voglio dire, ancora una volta, che i successi nello sport non si misurano solamente coi risultati finali, ma principalmente con la demografia, col potenziale umano.
E l’Albania fu una delle vincitrici di quel XVII Campionato Europeo!La Nazionale juniores “Under 20”, aveva partecipato dal 3 al 7 settembre ai CB di Braila, superando solo la Grecia (3-1) e piazzandosi sesta, per peggior differenza-set al cospetto delle stesse greche battute.
Nel 1992 la Nazionale maggiore si recò ai CB di Kütahya in Turchia (13-17 maggio), ottenendo due vittorie per 3-0 (Jugoslavia e Turchia “B”) e tre sconfitte con ugual punteggio (Bulgaria, Romania e Turchia); si piazzò quarta. Alketa Doçi ed Enkelejda Ferra, furono proclamate rispettivamente miglior schiacciatrice e difensore dei Balcani. Le juniores ai CB di Bursa (Turchia, 18-23 agosto), arrivarono seste.
1993: ultimi bagliori di un crepuscolo
Decisamente meglio andò il 1993, anno con cui concludiamo la quarta parte. La Nazionale finì in bellezza il suo ciclo aureo, iniziato nel 1975, con tre ori in altrettanti tornei internazionali, togliendosi pure la soddisfazione di battere per la prima volta le russe.Nella seconda metà di giugno la Nazionale maggiore svolse una tournée in Italia, iniziando dal Torneo Internazionale di Ancona.
Qui, dopo le qualificazioni, furono disputate semifinali e finali alla distanza di due set su tre in un giorno solo (21 giugno). L’Albania, sconfisse prima le romene del Deltacons Tulcea per 2-0 e poi in finale le russe del TTU di San Pietroburgo per 2-1. La squadra russa era arrivata quinta nel campionato 1992-93, e nel 1980-81 fu seconda alla Coppa delle Coppe (allora si chiamava Spartak Leningrad).
La Nazionale bissò il successo il giorno dopo al Triangolare di Ancona, superando la locale Valce Conero (2-1) e ancora le russe del TTU per 2-1.
Altra grande prova si ebbe al IV Torneo Internazionale “Antoniana Vemac” di Pescara (26-30 giugno). Nel gruppo A le albanesi sconfissero la Selezione d’Abruzzo per 3-0 e l’Oranfrizer Sestese di Sesto Fiorentino 3-1.
In finale si ritrovarono col forte Vasas Budapest che, sei mesi e mezzo prima, aveva eliminato il Teuta Durrës, dagli ottavi di Coppa delle Coppe 1992-93. La Nazionale albanese vinse per 3-1 (11-15 15-6 15-7 15-13). La classifica finale: 1ª Albania, 2ª Vasas Budapest, 3ª Slavia Bratislava, 4ª Rijeka, 5ª Oranfrizer Sestese, 6ª Selezione d’Abruzzo.
I nomi delle triplici vincitrici: Edis Bonati Rudina Çaka, Nora Deda, Alketa Doçi (cap.), Manjola Deliallisi, Anila Fekollari, Edlira Kasa, Enkelejda Katiraj, Klara Leka, Kreuza Lako, Ogerta Tole; all. Ilir Cirinaku e Adrian Gorenxa. Le migliori dei tornei: Doçi e Lako.
Dal 1976 al 1993 la Nazionale Maggiore “Seniores” ha disputato 90 partite con Paesi di tre Continenti, vincendo 59 con 31 sconfitte; la Nazionale “Juniores” non è stata da meno mantenendo un bilancio positivo, su 71 partite, di 40 vittorie e 31 sconfitte.
Il giornale «Sporti Shqiptar» concluse il 6 febbraio 1996 un’inchiesta sulle migliori sei pallavoliste albanesi di tutti i tempi: Ela Tase (Dinamo), Mimoza Ibrahimi (Dinamo), Fahrie Hoti (17 Nëntori), Tamara Nikolla (Skënderbeu), Alketa Doçi (Dinamo), Dhorka Koço (Skënderbeu). E concludiamo la quarta parte con un capitolo dedicato appositamente ad Ela Tase.
Ela Tase – MBRETËRESHA
I successi nazionali
Breve biografia
Il 18 gennaio 1981 per incidente al ginocchio destro nell’incontro di Coppa dei Campioni avvenuto a Schwerin, Ela Tase fu in seguito ricoverata a Budapest per un intervento urgente – operata dal Prof. Risko Tibor – che riuscì al meglio.
Per un disturbo al ginocchio destro, acutizzatosi alla vigilia del girone finale di Coppa della Repubblica 1988-89 (Tirana, 28 marzo-1° aprile 1989) non poté giocare; Ela Tase (assieme a Mimoza Ibrahimi, Lulëzim Duka e Jorgeta Qirici) non fu impiegata, per decisione dell’allenatore Kreshnik Tartari, nel gruppo semifinale di Shkodër (13-17 settembre 1988).
Le altre puntate:
- I (10 giugno 2010): Origini e Nazionali maschili “A”, Juniores (“Under 20”) e Giovanile (“Under 18”). Dall’élite mondiale degli anni Cinquanta alla sopravvivenza odierna
- II (27 dicembre 2012): Il secondo ciclo aureo. I Club maschili nelle Coppe europee: Dinamo e Partizani, grandi fra le grandi
- III (13 gennaio 2013): Il terzo ciclo aureo: le donne. I Club nelle Coppe europee