Non dimenticherò mai di ribadire in ogni puntata di questa lunghissima storia degli scacchi albanesi che abbiamo iniziato su “Albania News” il lontano Natale di ben dieci anni fa – che la “Kombëtarja e Shahut e Meshkujve ose «e Hapura»” è l’unica della Patria ad avere un numero di vittorie superiore a quello delle sconfitte.
Il quoziente aumenta con costanza dal 1990 ed è positivo sin dal 1962 (dal 1960 al ’62 19 vittorie, 5 pareggi e 16 sconfitte; oggi: 125 v., 63 p. e 105 s.).
Se poi uniamo agli uomini le partite delle donne (61 v., 18 p. e 70 s.) la somma resta ugualmente positiva: 186 v., 81 p., 175 s. Questo risultato rende la “Federata Shqiptare e Shahut” unica fra le organizzazioni sportive del Paese, a vantare un bilancio complessivo positivo nelle competizioni mondiali a squadre.
Però, come sappiamo, gli Albanesi hanno un brutto vizio: compiono grandi imprese contro squadre di altissimo profilo e guastano tutto con uno scivolone inatteso. E ciò è quello ch’è successo alle XLIII (Open) e XXIX (Femminile) Olimpiadi di Scacchi a Batumi (Georgia) (23 settembre-6 ottobre 2018). Vediamo come sono andate le cose ad iniziare dagli uomini.
L’Albania ha contenuto con successo gli incontri con le squadre di ELO superiore – dov’è normale perdere. Dopo la sconfitta con la Grecia – la quale con quest’impresa ha raggiunto con gli albanesi la parità nella storia delle Olimpiadi (3 v., 1 p., 3 s.) – l’Albania il 1° ottobre è precipitata al 107° posto; però con tre vittorie di fila contro Somalia (4-0), Messico (3-1) e Guatemala (3-1), ma in specie pareggiando con la fortissima Lettonia (2-2) ha risalito la china, piazzandosi al 53° posto finale/185, migliorando di quattro posizioni il piazzamento del 2016. Qual è stato l’imprevisto?
Il pareggio il 27 settembre con lo Zimbabwe, da sempre sconfitto dagli Albanesi per 4-0. Invece è finita 2-2, contro una nazionale che aveva quattro Maestri Nazionali e un Maestro Internazionale. Se pensiamo che l’Albania ha pareggiato per 2-2 il 25 settembre con la fortissima Ungheria, in quel momento dodicesima al mondo per l’ELO e schierava tutti Gran Maestri, c’è veramente da rammaricarsi. Si poteva migliorare il 53° posto anche se – va detto – per il sistema svizzero, in caso di vittoria contro gli africani, altri sarebbero stati gli avversari; e la storia non va fatta con i “se” e con i “ma”.
Ottima la prestazione del campione d’Albania 2012 e 2017 in carica, Llambi Pasko (unico albanese a Batumi senza titoli FIDE) che ha ottenuto 7 punti (63,6%), piazzandosi in terza scacchiera al 18° posto al mondo per punti. Inoltre il Maestro della FIDE, Franc Ashiku (campione d’Albania 2015) ha già una norma di Gran Maestro e Maestro Internazionale. Si rileva la buonissima prova del Maestro Internazionale, Ilir Seitaj (75,0%) che ha raggiunto la sua dodicesima Olimpiade (1984, 1988, 1990, 1994, 1998, 2002, 2004, 2010, 2012, 2014, 2016 e 2018): record albanese.
Anche le donne hanno avuto una fatale battuta d’arresto, dopo dieci partite condotte con la massima bravura. Non solo. Hanno svolto partite positive con squadre di ELO superiore in numero maggiore di quelle a buon esito disputate dai maschi. Vittoria contro Venezuela (2,5-1,5), Svezia (2,5-1,5) e Islanda (3-1); addirittura il 30 settembre dopo l’affermazione contro le svedesi risultavano 38esime al mondo!
Comunque dopo aver contenuto la sconfitta nella penultima partita contro il favorito Lussemburgo (1,5-2,5) – più forte delle predette squadre – nell’ultima sono state sconfitte dalla più debole Guatemala per 1-3, giungendo 87esime/151 e peggiorando di sette piazze la classifica del 2016. A pensare che con il 2-2 potevano arrivare fra il 66° e l’83° posto; inoltre con un 4-0 avrebbero potuto raggiungere anche il 49° posto. Però da parte nostra è facile scrivere senza considerare il peso di tensione e responsabilità.
La neo Maestra della FIDE, Bruna Tuzi, ha ottenuto 7 punti (70,0%), raggiungendo in quarta scacchiera il 13° posto al mondo per punti e il 18° per percentuale.

Con la sua prestazione attualmente è al secondo posto della classifica della scacchiste albanesi alle Olimpiadi: 19 v., 6 p., 13 s. pari al 57,89%, a pochissima distanza dal 58,33 di Albana Vuji che nella sola sua partecipazione alle Olimpiadi 1990, ottenne 6 v., 2 p., 4 s. La Candidata Maestra della FIDE, Rozana Gjergji ha raggiuto, intanto la sua undicesima Olimpiade (1990, 2000, 2002, 2004, 2006, 2008, 2010, 2012, 2014, 2016 e 18) e ch’io ne sappia dovrebbe essere un record mondiale per le donne.
Infine la Segretaria della FShSh, Majlinda Pilinçi, ha conseguito il titolo della FIDE di Organizzatrice Internazionale.

Per i dati statistici sulle Olimpiadi di Batumi 2018, scaricare qui .
Le altre puntate
- (25 dicembre 2008): Dalle origini al gennaio 1960
- (6 gennaio 2009): Dalla Olimpiade 1960 alla medaglia d’argento di Eqrem Konçi nel 1970
- (13 gennaio 2009): Il complotto antialbanese alle Olimpiadi di Skopje (1972)
- (21 gennaio 2009): Il periodo 1973-1980
- (26 gennaio 2009): Una nazionale di grande livello e l’epopea di Fatos Muço (1980-1982)
- (11 febbraio 2009): Il canto del cigno della Nazionale, il crepuscolo dorato di Fatos Muço e l’esordio internazionale dei giovani e delle ragazze (1983-1990)
- (24 febbraio 2009): Il tramonto della Nazionale e l’alba di Erald Dervishi ed Altin Çela (1991-1999)
- (6 marzo 2009): Gli anni Duemila. I: 2000-2004
- (16 marzo 2009): Gli anni Duemila. II: 2006-2008
- (24 marzo 2009): Il bilancio positivo degli scacchi albanesi
- (6 aprile 2009): Armillotta scopre altre cinque medaglie albanesi sconosciute
- (31 agosto 2009): L’incredibile Campionato Balcanico di Scacchi per Nazionali del 2001 a Salonicco
- (12 maggio 2010): Recensione al libro “Shahu Shqiptar në vite” di Kristaq Andoni e Muharrem Ibrahimi
- (23 dicembre 2012): La Nazionale maschile di scacchi conferma il primato nello sport albanese di squadra [Olimpiadi 2010 e 2012]
- (25 gennaio 2016) La Nazionali femminile e maschile di scacchi alle Olimpiadi di Tromsø 2014
- (15 luglio 2017): Le buone prove delle Nazionali femminile e maschile di scacchi alle Olimpiadi di Baku 2016