Conosciamo tutti Romeo e Giulietta e, allo stesso tempo, tutti conosciamo Shakespeare. Ma forse non tutti sappiamo che Giulietta dell’opera shakespeariana e la sua famiglia in realtà venivano proprio dall’Albania.
Per i Capuleti, si parla di una famiglia, per l’appunto di provenienza dall’ Albania. In origine gente di ventura giunta in Italia intorno al 1200 e tutto si ricollega ai soldati mercenari stradiotti arrivati in Italia per combattere a soldo per la Serenissima Repubblica di Venezia. ( Fonte: Treccani)
Il nome “Cappelletti” – “Capuleti” deriva dai tipici elmi, in acciaio o cuoio, appunto «cappelletti» che saranno poi anche un’unità di cavalleria della Serenissima Repubblica di Venezia, citati anche da Alessandro Manzoni nei «Promessi sposi». In inglese divennero Capulet, quindi Capuleti quando «Romeo e Giulietta» venne tradotto in italiano.
Dopo il loro arrivo, una parte dei Cappelletti si stabilì a Cremona, altri a Verona scegliendo come magione un palazzo a due passi dalla centralissima piazza delle Erbe.
Ma, al contempo, non tutti sanno che anche Tirana ha avuto la sua analoga tragedia, simile a quella di Romeo e Giulietta. Una tragedia, di cui protagonisti tiranesi si chiamavano Bukuria e Faqebardhi.
“Oh Romeo, perché sei tu, Romeo!”
“Oh Bukurie, perché sei tu Bukurie!”
Romeo e Giulietta di Tirana sono realmente esistiti, almeno così riportano le leggende e le narrazioni popolari e non solo, la loro storia viene riportata anche da diversi storici stranieri ed albanesi.
Come nascono queste rievocazioni popolari
Nell’asse stradale Tirana-Ndroq, sotto un antico ed altissimo platano è situata una grande tomba, che la popolazione autoctona tiranese riconosce con la denominazione: ”Varri i ashikut” – “La tomba dell’amante”.
Si dice, ergo che in quella tomba siano stati sepolti entrambi gli amanti, Faqebardhi e Bukuria.

Questa tomba ha addirittura resistito a varie guerre e durante la seconda Guerra Mondiale, visto che lì nei paraggi si trovava un reparto militare italiano, la tomba è stata restaurata proprio da quei soldati italiani presenti a Tirana.
La localizzazione esatta di questa storia, il popolo la focalizza come in un piccolo villaggio vicino Peza. Faqebardhi era un giovane originario del villaggio Bozanxhije di Ndroq, Tirana.
Di questa storia ha scritto nella sua edizione “Albanesische Studien – Studi albanesi” anche l’albanologo austriaco Johann Georg von Hahn , studi di 1850-1860 sul suo viaggio nell’Albania Centrale e quella del Nord. La storia è stata trattata anche da vari studiosi e storici albanesi, come Kristo Frashëri che la riporta nel suo volume sulla storia della città di Tirana.
La leggenda dei due giovani innamorati si narra associata alla tragedia che accadde il giorno delle nozze di Bukurie.
A Bukurie viene imposto dalla sua famiglia un matrimonio combinato, viene obbligata a sposare un uomo che non conosceva prima e che non amava, ma che i suoi genitori avevano scelto per lei. Ma lei era innamorata di un altro ragazzo, di nome Faqebardh.
Faqebardh lavorava come apprendista nell’azienda del padre di Bukurie e quest’ultimo, vista la differenza sociale tra le famiglie, non aveva mai approvato questo loro legame di amore ed aveva contrastato tutto con determinazione.
Il giorno delle nozze di Bukurie, mentre il corteo degli accompagnatori della sposa si stava recando alla casa dello sposo per accompagnare la ragazza, il suo amato Faqebardh, si presenta davanti a loro e fermandoli, li chiede di non procedere la loro marcia, di non portare Bukurie dallo sposo che i suoi avevano scelto per lei contro la sua volontà, perché loro due invece si amavano tanto.
Avverte loro che quel passo sarebbe risultato sbagliato, anzi fatale, ma loro non accolgono il suo appello e le sue suppliche. Gli accompagnatori della sposa si rimettono in viaggio, ma Faqebardh improvvisamente spara alla sua amata Bukurie, compiendo dalla disperazione, un atto che mai avrebbe voluto commettere. La sposa cade a terra morta, e pure il suo amato si distende accanto a lei, suicidandosi.
Da lì, le narrazioni popolari raccontano che i due amanti li seppellirono entrambi in quella grande tomba in comune, denominata “Varri i ashikut”- “La tomba dell’amante”, lungo la strada Tirana-Ndroq.
Ecco, a sua insaputa, Shakespeare a Tirana aveva un’altra coppia di Romeo e Giulietta.
Più precisamente, vicino al villaggio Peza, gli omologhi della maestosa opera shakespeariana erano:
Bukuria e Faqebardhi…
Questo articolo è stato originariamente pubblicato in lingua albanese dal titolo “Edhe Tirana ka pasur Romeon e Zhuljetën e vet: Faqebardhi e Bukuria”