Tirana e i suoi cittadini continuano a dare sostegno all’Ucraina, accogliendo i rifugiati e diventando uno dei porti sicuri d’Europa per chi scappa dai bombardamenti russi.
Il murale e la rosa
Un giovane viene ritratto con i simboli della bandiera ucraina, mentre usa una fionda che non scaglia pietre, bensì rose. È questo l’ultimo murale dipinto nella capitale albanese. La mano dell’artista ha collocato simbolicamente il fiore al posto del sasso, a emblema della pace.
Il Comune di Tirana, dal canto suo, ha voluto lasciare un’impronta singolare, in segno di solidarietà: dopo aver posizionato le bandiere ucraine sui pali della luce, ha dipinto i marciapiedi, adiacenti le Ambasciate, di giallo e di blu. Tutto questo, sulla strada che una volta era via Donika Kastrioti e che ora è diventata via Ucraina Libera, dove si ergono rispettivamente le Ambasciate della Russia, dell’Ucraina, della Serbia e del Kosovo.
Tutte le ambasciate dovranno cambiare i loro biglietti da visita e le poste albanesi consegneranno le missive solo in via Ucraina libera. Con queste parole, il sindaco della capitale albanese, circa venti giorni fa, ha intitolato la via alla liberazione ucraina.
Campagne di solidarietà
Una campagna di sensibilizzazione è stata lanciata nella capitale dal Comune di Tirana, per raccogliere aiuti a sostegno del popolo che da giorni sta affrontando l’invasione russa. Non è da meno il contributo di molti cittadini, che hanno fornito individualmente assistenza finanziaria, cibo e vestiti.
Venerdì 8 aprile alle ore 12.00, è prevista una manifestazione pacifica in Piazza Scanderbeg, in segno di solidarietà con il Paese in guerra. A farne l’annuncio il sindaco Erion Veliaj.
Attualmente l’Albania ospita circa trecento rifugiati ed è di questi giorni la notizia della nascita della prima bimba ucraina nel Paese delle Aquile. Sono diversi i profughi che hanno fatto richiesta di asilo.