Bandiere ucraine e cartelli con la scritta Non vogliamo che l’Ucraina muoia hanno riempito, oggi, le strade di Tirana, grazie ai tanti presenti alla manifestazione pacifista organizzata in solidarietà al popolo ucraino, già annunciata dal sindaco il 29 marzo scorso.
Gli interventi
All’evento, che ha visto la partecipazione di tante persone, erano presenti anche l’ambasciatore degli Stati Uniti, Yuri Kim, l’ambasciatore dell’Ucraina, Volodymyr Shkurov, il sindaco di Tirana, Erion Veliaj e altri funzionari. Sono arrivati, attraverso un video, i ringraziamenti del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.
L’Ambasciatore dell’Ucraina in Albania, Volodymyr Shkurov, ha espresso, ancora una volta, la sua gratitudine per il sostegno degli albanesi e per la solidarietà umana dimostrata.
Abbiamo visto tutto l’orrore che hanno lasciato dietro gli occupanti russi. Molte città ucraine sono la prova della sofferenza di civili innocenti. Tutto questo mostra il desiderio di distruggere il nostro popolo. Il nostro nemico sta concentrando migliaia di carri armati, aerei e artiglieria pesante nell’Ucraina orientale. Quindi per questo, chiedo al mondo civile di fare tutto il possibile per aiutarci. L’Ucraina oggi è ricoperta di sangue e continua a lottare per la sua libertà. Volevo ringraziare l’Albania e gli albanesi per tutto il sostegno umano e la solidarietà.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha accolto con favore la manifestazione. Attraverso un video, ha ringraziato l’Albania e gli albanesi per il loro aiuto e supporto, sottolineando che non dimenticheranno mai i loro amici.
Cari albanesi, apprezziamo e vi ringraziamo molto per il vostro aiuto e supporto. Stiamo guardando chi sono gli amici dell’Ucraina e non li dimenticheremo mai. Vogliamo fermare questa guerra insensata. Apprezziamo molto il vostro sostegno.
I numeri
La guerra in Ucraina è al suo 44° giorno; le immagini pubblicate quotidianamente mostrano le atrocità e gli orrori propinati dalle forze russe. Il numero delle vittime aumenta giorno dopo giorno: a morire non solo i soldati, ma anche i civili.
Secondo quanto riportato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, finora sarebbero più di mille i civili uccisi in Ucraina: nello specifico, i dati aggiornati al 6 aprile, riportano un numero di vittime pari a 1.611, di cui 31 bambini. A queste si aggiunge il numero dei feriti che è pari a 2.227 persone. Questi sono i numeri che l’OHCHR è riuscita a verificare ma si teme che i numeri reali siano molto più alti. I profughi sono già più di 4 milioni.