Finita la seconda guerra mondiale, l’Albania diventa un paese comunista sotto il regime del dittatore Enver Hoxha e rimane isolata dal resto dell’Europa fino al 1991, anno in cui il regime crollò.
Una democrazia relativamente giovane che, tuttavia, dal 1992 in poi ha visto numerosi avvicendamenti politici, caratterizzati dalla nascita di un terzo polo che diventa l’ago della bilancia – il Movimento Socialista per l’Integrazione (LSI) – affiancandosi ai due principali partiti del paese, quello socialista e quello democratico, mentre questi ultimi si accusano a vicenda su ogni problema.
- Nel 1991 crolla il regime comunista che era guidato Ramiz Alia, succeduto a Hoxha.
- Nel 1992 il partito democratico di Sali Berisha vince. Inizia l’esodo dei cittadini albanesi verso l’Europa.
- Nel 1996 il Partito Democratico vince ancora ma la vittoria è contaminata da accuse di brogli.
- Nel 1997 la coalizione socialista torna al governo con Fatos Nano come primo ministro. Nel frattempo, la crisi finanziaria porta una seconda ondata di emigrazione.
- Nel 1998 Il primo ministro Fatos Nano si dimette. L’ex attivista studentesco, Pandeli Majko, viene nominato primo ministro.
- Nel 1999 Majko si dimette da primo ministro dopo aver perso la fiducia del Partito Socialista. Il 30enne Ilir Meta diventa il primo ministro più giovane d’Europa.
- Nel 2001 Il partito socialista si assicura il secondo mandato, vincendo le elezioni. Il primo ministro Ilir Meta forma un nuovo governo di coalizione a settembre.
- Nel 2002 Fatos Nano diventa primo ministro dopo che il partito socialista decide di unire i ruoli di capo del partito e premier. È la quarta volta di Nano come presidente del consiglio.
- Nel 2005 Dopo due mesi di dispute politiche, l’ex presidente Sali Berisha vince le elezioni di luglio.
- Nel 2009 Il partito democratico di centro-destra di Sali Berisha vince le elezioni parlamentari. Il partito socialista all’opposizione inizia una serie di manifestazioni a Tirana per protestare contro presunti brogli elettorali.
- Nel 2010 Il leader socialista Edi Rama chiede una campagna di disobbedienza civile con l’intenzione di convincere ad un parziale riconteggio dei voti.
- La scontro politico tra il governo di Berisha e l’opposizione di Edi Rama sfocia in violenti scontri nel 2011. Gli scontri causano la morte di quattro manifestanti antigovernativi.
- Nel 2013 la coalizione di Berisha viene sconfitta. Edi Rama vince le elezioni e diventa primo ministro.
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