Il 31 Marzo 1887, a Palermo ebbe inizio la pubblicazione della rivista mensile “Arbri i Ri” (Il Nuovo Arbër), sotto la cura della personalità intellettuale di spessore, l’autore arbëresh Giuseppe Schirò (Zef Skiroi in albanese).
Questa rivista ebbe la funzione di bussola identitaria e al contempo, da tribuna per lanciare la creatività degli autori della comunità arbëreshe di Piana degli Albanesi della suddetta regione, Sicilia.
La rivista, lungo il suo percorso si arricchì con le opere di Serembe, Crispi, Variboba, ecc.
La prima pubblicazione della rivista fu “Kënga e sprasme e Balës”, in albanese dal significato “L’ultimo canto di Bala”, del giovane poeta Gavril Dara, una raccolta di favole dell’altra nota autrice arbëreshe Cristina Gentile Mandalà e un importante studio sulla lingua albanese da parte dell’albanologo, il linguista Gustav Meyer.
Questa rivista, pubblicata principalmente in italiano e parzialmente in lingua arbëreshe, arrivava come seguito dell’istituzione della pietra miliare della stampa albanese, il 23 febbraio 1848, mentre veniva pubblicato il primo giornale della stampa albanese, “L’Albanese d’Italia”, curato e diretto da Girolamo De Rada.
* Giuseppe Schirò (Zef Skiroi in albanese; Piana degli Albanesi, 1865 – Napoli, 1927) è stato un illustre albanologo, poeta, linguista, pubblicista e storico italiano di etnia arbëreshe/albanese, fra le più importanti figure del movimento culturale e letterario albanese del XIX secolo.
Fu il primo professore universitario in Italia della Cattedra di lingua e letteratura albanese, presso l’Istituto Orientale di Napoli.
Schirò è il maggior rappresentante della tradizione culturale e letteraria albanese di Sicilia.