Non lo diciamo noi che seguiamo Altin Prenga da parecchio tempo. Lo dice il mensile Vogue, una delle più prestigiose ed autorevoli riviste di moda di oggi che ha elencato il cuoco e titolare del ristorante albanese Mrizi i Zanave, come uno dei 4 volti più interessanti della nuova “food revolution” nella cucina mondiale.
Ecco cosa scrive il noto Magazin al suo articolo “I 4 nuovi volti della gastronomia mondiale” in merito al giovane cuoco di Fishta:Capretto di Mirdita cotto nel latte in un vegsh (vaso di terracotta), slatko di prugne pozegaca e di fichi selvatici e gliko (preparazione sciroppata) di noce verde e corniolo di bosco, il tutto innaffiato da un vino rosso prodotto da uve Kallmet (un ottimo vitigno, prodotto al confine col Montenegro, noto per dare risultati soddisfacenti solo nel suo territorio d’origine).
Sono solo alcuni dei piatti della tradizione albanese che lo chef Altin Prenga da circa tre anni propone nel suo ristorante Mrizi Zanave (letteralmente “l’ombra delle fate”, titolo di un’opera del poeta conterraneo Gjergj Fishta), nelle vicinanze di Lezhe, nel Nord dell’Albania, a partire da ingredienti reperiti rigorosamente dai contadini del paese (110 anime in tutto) o nei boschi circostanti.
“La scelta del nome del ristorante non è casuale”, spiega il gastronomo. «Fishta è uno degli scrittori che più hanno contribuito alla formazione della lingua albanese. Il mio desiderio è quello di riuscire in una missione simile, ma in ambito gastronomico.
Anche la gastronomia, in un’ultima analisi, è una “lingua”, con il suo alfabeto, i suoi dialetti, il suo senso di identità e un legame a un territorio ben preciso”. Nel caso dell’Albania, la gastronomia parla innanzi tutto la lingua dei pastori. “Nelle mie ricette ricorrono gli ingredienti a loro più cari, come il capretto, la panna di malga, e i porcini raccolti sulle vicine montagne di Puke.
Tre al massimo, perché non si coprano l’un l’altro”. Un lavoro filologico, ma non privo di inventiva. “Amo reinterpretare le vecchie ricette della mia bisnonna e avventurarmi in accostamenti insoliti, purché tra ingredien-ti appartenenti alla nostra tradizione”.
Vogue è stato fondato nel 1892 a New York da Arthur Baldwin Turnure. Dal 1909 è proprietà della Condé Nast. È una delle più prestigiose ed autorevoli riviste di moda del mondo, ed attualmente è diretta da Anna Wintour. Vogue è edito in 19 paesi.
Dal 1965 è presente anche in Italia dov’è diretto da Franca Sozzani e edito da Pubblicazioni Condé Nast Spa.
L’ articolo completo su Vogue lo trovate qui
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