L’anno accademico 2018-2019 ha segnato un momento storico nell’istruzione albanese grazie ai numerosi studenti che hanno protestato per un miglioramento dell’intero sistema universitario.
E non solo, perché l’anno accademico in corso ha anche il trend negativo – che durava ormai da quattro anni – riguardante il numero totale di studenti iscritti.
I dati INSTAT
Gli studenti totali iscritti nel 2018-2019, infatti, ammontano a 139.043, circa il 5% in più rispetto ad un anno fa. Le facoltà preferite continuano a rimanere quelle di economia e giurisprudenza, con circa il 24% degli studenti totali.
Tuttavia, nell’ultimo anno queste facoltà hanno registrato una decrescita dell’11% causata principalmente dal fatto che i numerosi studenti iscritti in economia e giurisprudenza negli ultimi anni hanno provocato una saturazione del mercato del lavoro in questi due ambiti.
Seguono le facoltà mediche con 20.727 studenti iscritti (il 15% del totale), circa il 4% in più rispetto ad un anno fa e la facoltà di ingegneria con circa il 14% del totale e una crescita rispetto ad un anno fa del 7%. Più staccate le facoltà di scienze sociali e di giornalismo e informazione, con circa il 10% totale degli studenti per un valore di più di 14.000 iscritti.
Nonostante il governo abbia cercato di incoraggiare gli studenti a scegliere le facoltà riguardanti le scienze dell’educazione, questa branca ha fatto registrare una decrescita del 6%. Stessa situazione anche per le facoltà di arte e scienze umane, che hanno ridotto il loro numero di studenti iscritti per quest’anno accademico.
Ciò che è interessante sottolineare nel 2018-2019 è il crescente interesse nel studiare in facoltà come la tecnologia dell’informazione e della comunicazione o in quella dei servizi. Le opportunità di lavoro per chi termina questi percorsi di studi, infatti, sono più elevate non solo in Albania ma anche all’estero.
La Germania, ad esempio, sta reclutando specialisti neo-laureati o ai primi anni d’esperienza lavorativi in paesi come l’Albania, come da qualche anno sta facendo per i laureati in ambito medico. L’ennesima fuga di cervelli.