Frequentare l’università nell’Unione europea. Che sia un trampolino per poi cercare lavoro o per fare un’esperienza di crescita personale, che sia un ciclo di studi o alcuni mesi, i numeri ci mostrano che sempre più studenti albanesi scelgono questa strada.
Nel solo 2018 ben 2587 di loro hanno scelto di iscriversi ad università dell’Unione europea.
Secondo un rapporto Eurostat che mostra l’evoluzione della presenza di albanesi nella UE dal 2009 al 2018, la mobilità verso l’Unione ha avuto il suo boom nel 2009, per poi calare e tornare a crescere nel 2017 e nel 2018.
Studenti immatricolati in Europa dal 2009 al 2018 (fonte: Eurostat)
Anno | UE | Italia | Germania | Francia | Austria |
2009 | 2689 | 1692 | 158 | 97 | 48 |
2010 | 1975 | 1029 | 96 | 121 | 48 |
2011 | 1525 | 702 | 80 | 110 | 69 |
2012 | 1538 | 564 | 195 | 128 | 86 |
2013 | 1557 | 466 | 267 | 147 | 88 |
2014 | 1627 | 412 | 323 | 162 | 95 |
2015 | 1517 | 402 | 129 | 149 | 135 |
2016 | 1784 | 321 | 407 | 179 | 123 |
2017 | 2024 | 337 | 535 | 240 | 131 |
2018 | 2587 | 526 | 781 | 215 | 132 |
Germania: il nuovo trend
Frequentare università tedesche è il nuovo trend per i giovani albanesi, mentre l’Italia perde posizioni.
Ma per quale motivo la Germania? La risposta è da ricondursi ad un mix fatto di possibilità di inserimento lavorativo, Welfare e qualità della vita. Conoscere la lingua tedesca e aver frequentato l’università in Germania è considerato un quid anche se poi si sceglie di rientrare in Albania o spostarsi altrove.
Il 2016 è l’anno del sorpasso sul Belpaese: la Germania diventa il primo Paese di destinazione per gli studenti albanesi, con 407 nuovi visti rilasciati per studio, lasciando indietro l’Italia con i suoi 321 nuovi visti. I dati Eurostat ci dicono che il gap si è allargato negli ultimi anni e nel 2018 il 30% degli studenti albanesi che vanno all’estero ha scelto la Germania, mentre solo il 20% è venuto a studiare in Italia. Partendo da questi dati siamo in grado di fornirvi qui di seguito una tabella dei permessi rilasciati per motivi di studio, che mostrano proprio questa crescente affezione per la Germania a discapito dell’Italia. Notiamo comunque che sfuggono alle statistiche Eurostat gli albanesi di seconda generazione che vivono in Italia e che possono aver scelto di studiare in Germania senza passare attraverso i visti rilasciati in Albania e – dato sempre più incisivo – gli albanesi con cittadinanza italiana.
Studenti albanesi immatricolati in Germania vs. Italia (Fonte: Eurostat)
Anno | Germania | Italia |
2009 | 158 | 1692 |
2010 | 96 | 1029 |
2011 | 80 | 702 |
2012 | 195 | 564 |
2013 | 267 | 466 |
2014 | 323 | 412 |
2015 | 129 | 402 |
2016 | 407 | 321 |
2017 | 535 | 337 |
2018 | 781 | 526 |
Studenti albanesi in Italia
Sono 114.240 gli studenti con cittadinanza albanese che, nell’anno scolastico 2017/2018, hanno frequentato le scuole italiane di ogni ordine e grado, pari a 1,3% della popolazione studentesca complessiva, composta di 8.664.000 studenti. L’Albania dunque si colloca al secondo posto dopo la Romania.
Questi i dati contenuti nell’approfondimento statistico pubblicato dal Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) a luglio del 2019.
Nel rapporto si evidenzia che, sul totale degli studenti con cittadinanza albanese, la percentuale dei nati in Italia (le seconde generazioni) è pari al 74,5% (85.144 studenti), dato in costante crescita com’è naturale per una comunità che ha iniziato a insediarsi in Italia da circa 30 anni.
L’università: gli studenti provenienti dall’Albania e le seconde generazioni
Sono 1436 le matricole di origine albanese in Italia nell’anno accademico 2018/2019. I dati Eurostat parlano di 526 studenti arrivati dall’Albania con un visto per studio. Per i restanti ci viene in aiuto il MIUR. Dalla sua classifica per universitari non italiani apprendiamo che 910 sono gli studenti albanesi nati o cresciuti in Italia, che accedono direttamente all’università dopo il completamento degli altri cicli di studio: le nostre seconde generazioni, che hanno sorpassato in numero gli studenti provenienti dall’Albania. La presenza di questi due gruppi negli anni si vede bene nella tabella sottostante, ottenuta incrociando i dati di Eurostat e quelli del MIUR.
Studenti immatricolati in Italia dal 2010 al 2018 (Fonte: Eurostat, Miur)
(arrivati dall’Albania con un visto per motivi di studio, studenti che accedono direttamente all’università poiché nati o cresciuti in Italia)
Anno | Totale | Albania | 2. generazione |
2010 | 1731 | 1029 | 702 |
2011 | 1644 | 702 | 942 |
2012 | 1670 | 564 | 1106 |
2013 | 1757 | 466 | 1291 |
2014 | 1699 | 412 | 1287 |
2015 | 1610 | 402 | 1208 |
2016 | 1548 | 321 | 1227 |
2017 | 1584 | 337 | 1247 |
2018 | 1436 | 526 | 910 |
Un altro dato interessante è quello di genere, con il 66% di femmine e solo il 34% di maschi. Il numero delle studentesse rispetto ai colleghi maschi aumenta, anche se le prime erano in maggioranza anche negli anni passati.
Gli indirizzi di studio scelti sono in prevalenza quelli che danno maggiore certezza di sbocco lavorativo. Quello con il più alto numero di iscritti è “Ingegneria industriale e dell’informazione”, segue “Economia”. Un discorso a sé merita il terzo in classifica, “Lingue”, facoltà adatta a far emergere le potenzialità dei giovani albanesi, che spesso imparano più lingue fin da piccoli. Al quarto posto un’altra professione che offre facilità di sbocco lavorativo è quella di “Medico e operatore Socio-Sanitario”.
Studiare nell’UE: il caso degli studenti albanesi
Note sugli autori
Olti Buzi è direttore editoriale di Albania News. Dal 2011 al 2017 è stato consulente per la realizzazione di un centro servizi per le università albanesi implementato da Cineca
Geri Ballo è una studiosa. Nel 2019 è uscito un suo studio sulle Seconde Generazioni in Europa, pubblicato da FEPS – Foundation for European Progressive Studies.