“Il denaro non può mai riformare l’essere umano perché è una schiavitù così come la religione”. Cosa pensereste se due individui che rappresentano due simboli o religioni opposte, all’improvviso si ritrovino “sotto” lo stesso simbolo/ religione?
Detto diversamente: se la destra che come fenomeno europeo, tradizionalmente, rappresenta i manager del denaro o i tecnocrati e ha come valore più alto il denaro, e la sinistra che rappresenta il lavoratore o l’intellettuale e ha come valore più alto l’essere umano, all’improvviso si ritrovassero sotto il simbolo del primo?
Questo fenomeno oggi nel mondo non è inusuale tra i nostri politici, e il caso Berisha – Meta no fa eccezione. In questo contesto, appare chiaro e clamoroso che gli individui che aderiscono o guidano i partiti non solo non coltivano le virtù umane, ma sono loro stessi i ciarlatani più grandi che la razza umana abbia mai conosciuto e di conseguenza la catastrofe più grande per l’umanità.
In questo contesto fanno parte tutti i politici odierni cosiddetti ‘di sinistra’ o ‘di destra’. Così, gli standard imposti oggi «dall’Occidente» per gli elettori, i candidati o i partiti – sotto la democrazia parlamentare – sono inferiori rispetto a quelli dell’antichità.
Ad esempio, nella antica Atene i candidati si votavano in base agli argomenti migliori proposti o in base alle priorità umane da realizzare per adempiere i bisogni preliminari di una città. In altre parole, il candidato doveva lottare duramente e con saggezza con il suo avversario. Per questo naturale bisogno, diverse accademie, come quella di Platone, seguita da quella di Aristotele, avevano inventato diverse formule argomentative. La formula più esatta mai creata durante la storia umana fu quella che Aristotele chiamò «reductio ad absurdum» (argomento apagogico, dimostrazione per assurdo), e non era altro che la via logica che l’individuo seguiva nella sua argomentazione ipotetica con domande-risposte, seguita dal suo risultato.
Nel caso in cui questo risultato offriva all’individuo una conclusione ridicola, allora l’ipotesi argomentativa iniziale era sbagliato, l’argomento era illogico, e di conseguenza l’individuo non poteva partecipare come funzionario in una istituzione perché era un “arpése” illogico.
Così oggi abbiamo nell’arena internazionale, in cui la “ciarlataneria geremiadica” costituisce il trionfo della pazzia totale e la distruzione del Pianeta Terra, modelli promulgati dall’alto in basso e che costituiscono il concetto più irrazionale che l’umanità abbia mai conosciuto.
Sembrerebbe che le elite mondiali sorvegliate dalle “SovraElite” stiano adottando con una velocità che oltrepassa la luce cosmologica questi modelli dello standard occidentale. Di conseguenza oggi abbiamo modelli computerizzati e tecniche diverse di sorveglianza, studi di mercato per aiutare i partiti a penetrare nel “cuore” e nella “mente” del semplice cittadino, imparando in anticipo e con grande “esattezza” quali “combinazioni di miti” e “accordi” possono trattare e/o generare vari gruppi “chiave” di elettori, in modo tale da “inghiottire” nei loro laboratori i risultati ottenuti da quei studi.
In questa armata infinita derivante dai poteri «geremiadici» e «irrazionali» della Terra, fanno parte anche gli psicologi politici che prevedono il comportamento degli elettori con grande esattezza basandosi sulle loro emozioni e passioni, trascurando il «nocciolo» e il contenuto «argomentativo» della politica di partito e quella ideologica.
In questo modo, la gente vota i candidati per emotività e non in base alla logica che imporrebbe di preferire il candidato con l’argomento logico migliore e più convincente. Questi comportamenti logici e razionali, fondati dagli uomini di pensiero della società antica, oggi non si coltivano più nelle accademie occidentali e il mito di due e/o di più partiti, come concetto pluralista, cade. Poiché votare come non votare, appartenere come non appartenere ad un partito, militare come essere simpatizzante, avere oppure no un’opinione politica, il cittadino sarà sempre essere rappresentato, è la barbaria e il mito democratico nutrito dai seguaci della destra trionferà.
In questo modo, «il regno del denaro» che la destra ha creato è in collusione con la natura terrena e come tale è predisposto a collassare. Questo collasso come è successo in Babilonia, Egitto e altrove si basa sulla apparente lucentezza e sulla efficace fabbricazione mitica dei partiti del denaro.
L’uomo e i padri di questo sistema di miti fin dall’antichità hanno creato l’illusione dei beni materiali basandosi sul concetto del salvadanaio e della conservazione del denaro, e non in base ai beni materiali naturali: ad esempio, grano in cambio di pane o di acqua per il sostentamento. Nei vari periodi della storia umana hanno alimentato il mito dei beni materiali con le invenzioni del potere. E per di più hanno scolpito e hanno dipinto materiali artificiali in modo tale da dare lucentezza mitica e fiabesca alla vita anti-naturale e/o artificiale.
I miti erano fin dall’antichità e continueranno ad essere le armi principali del potere: senza «miti» il potere non esiste. Di conseguenza, i mito più distruttivo e disumano è il mito del denaro, creato fin dagli albori dell’umanità. Oggi vediamo in modo chiaro come venga stimolato nell’essere umano il bisogno di fare molti soldi e contemporaneamente di non curarsi dei beni materiali naturali in modo da non fargli riconoscere nessun altro valore al di fuori del denaro. In questa favola animalesca di potere e mito è cascata tutta l’umanità, e osservando oggi le dimensioni del collasso di questa catapecchia testimonieremo un’altra volta di essere rimasti nella fase del homo erectus, mentre l’homo sapiens/ razionale rimarrà per noi in eterno un’utopia.
Così, il fenomeno Meta-Berisha, Cameron-Brown, Obama-McCain e il socialismo Cinese saranno semplicemente regimi di società temporanee e mai eterne che crolleranno perché guidate da menti chiuse e non razionali.
Tradotto per AlbaniaNews da Brunilda Ternova