Anni fa, l’8 novembre era un giorno di festa. Il calendario segnava in rosso il giorno di fondazione del Partito comunista albanese.
In realtà, i più felici erano i bambini: nel quadro delle varie attività per la ricorrenza, se avesse fatto bel tempo, gli insegnanti li avrebbero portati in gita. Come per tanti altri, era così anche per Dori, Nila e Tani, l’inseparabile trio del penultimo banco della fila di mezzo. Sette anni, in seconda elementare, “candidati pionieri”, l’8 novembre del 1988, dopo l’applauso di coetanei e genitori, uscirono in gita nella periferia della loro città natale.
Oggi, dopo 22 anni esatti, il lunedì dell’8 novembre è casualmente capitato un giorno felice. Loro sono rimasti i soliti avventurieri di una volta con il grande desiderio di viaggiare e di vedere posti nuovi. Come tanti altri albanesi, ora possono muoversi senza visto in tutti i paesi Schengen, lasciando da parte i tentativi, spesso fallimentari, presso i cancelli scettici delle ambasciate europee a Tirana.
Ormai è inutile perdere altro tempo. Questo natale bisognava festeggiarlo da qualche parte fuori Albania. Destinazione, Spagna. Un tour di 4 giorni Barcellona – Madrid a soli 530 euro ciascuno. ”Per me è la prima volta che intraprendo un viaggio verso un paese dell’UE. Mi è sempre piaciuto viaggiare e vedere posti nuovi, ma il viavai per il visto, e i tanti documenti da preparare oscuravano le possibilità. Per questo sia con la famiglia che con gli amici abbiamo viaggiato sempre nei paesi vicini. L’anno scorso siamo stati in Turchia.
Quest’estate, grazie all’abolizione dei visti durante la stagione turistica, siamo andati in Croazia con gli amici. Spagna mi è sempre piaciuta. Anche se d’estate non ho avuto la possibilità, ora se ne presenta una per natale. Non vedo l’ora di visitare il quartiere antico di Barcellona”, dice Anila.
Invece i suoi due amici di viaggio non sono molto attirati dal quartiere antico di Barcellona. Non sono mai stati nostalgici di natura. Dritan, appassionato com’è di calcio, andrà a visitare ”Santiago Bernabèu”, il famoso stadio di Madrid, mentre Dorina, Costa Brava e il luccichio delle luci nelle divertenti serate. Per fortuna hanno già concluso la procedura per il rilascio dei passaporti biometrici, evitando così le lunghe file presso gli uffici dell’anagrafe.
Basta con l’Est, tutti verso l’West
Se fino a ieri la scelta più veloce ed opportuna per tutti quelli che desideravano passare le vacanze fuori Albania era forse quella della Turchia, Sharm El Sheik, la Tunisia ed i paesi vicini come il Montenegro e la Crozia, le aspettative delle agenzie turistiche per l’anno che verrà hanno cambiato direzione. Niente più Oriente. I tour futuri buttano lo sguardo verso l’west, mentre le agenzie turistiche si preparano a mettere in disposizione charter europei.
Gli albanesi abbandoneranno le mette attuali, e soprattutto i giovani cominceranno ad optare per viaggiare in Italia, Grecia, Francia, Germania, Spagna ecc. “È naturale, e noi l’abbiamo notato dalle richieste arrivateci in pochi giorni dalla decisione della liberalizzazione dei visti verso i paesi Schengen. Non è che precedentemente mancava l’interesse. Le persone hanno sempre desiderato viaggiare, e spesso quando si rivolgevano all’agenzia speravano che il contatto con noi avrebbe facilitato la procedura del visto, ma pure per noi non era facile, anche quando si trattava dei pacchetti di viaggio di gruppo.
Ad esempio, con la Francia. Molte persone vogliono visitare Parigi, ma sino a ieri, per questo viaggio, noi avevamo la possibilità solo nel caso loro avessero un visto”, spiega Atirda Spahillari, amministratrice dell’agenzia turistica ”Jona Travel”. Secondo lei, oltre la nuova domanda verso i paesi dell’Europa occidentale, si aspetta un altro trend. Più che del turismo marittimo, l’opportunità di poter viaggiare facilmente verso l’UE aprirà strada anche allo sviluppo di quello culturale.
Al via i pacchetti turistici verso l’Europa
In virtù di questa aspettativa, le agenzie turistiche inizieranno ad organizzare il lavoro per mettere a disposizione charter verso l’Italia e la Spagna. ”Con l’aumento dell’interesse per i viaggi di gruppo, sopratutto verso la Spagna e l’Italia, noi metteremo in funzione anche i viaggi charter verso queste destinazioni, per un servizio il più comodo possibile”, afferma la Spahillari.
L’offerta dei pacchetti turistici è stata ampliata, invece i costi sono rimasti più o meno quelli di un anno fa. Si può dire che i pacchetti di 4-5 giorni in tutti i paesi europei si aggirano mediamente sui 500-600 euro, in relazione alla classe dell’albergo e dei servizi inclusi. Quello che cambia di giorno in giorno è solo il prezzo dei biglietti di viaggio.
Le compagnie aeree “fanno scomparire” le classi economiche
Giustamente, la prima domanda alla quale si pensa con l’atteso flusso di passeggeri e turisti, è: aumenteranno i prezzi dei pacchetti turistici e dei biglietti di viaggio? La legge di mercato normalmente avrebbe segnato una crescita del prezzo al momento dell’aumento della domanda.
In merito a ciò le compagnie aeree e le agenzie di viaggio non hanno lo stesso parere. Secondo le agenzie turistiche, con la libera circolazione nei paesi Schengen, non ci sarà un aumento dei prezzi per i vari pacchetti di viaggio. Il rapporto dei prezzi cambierà solo in relazione alla stagione, come succede da anni. L’aumento della domanda comporterà solo l’aumento dell’offerta, come anche il numero dei voli Charter verso i paesi Schengen, ma non si può dire lo stesso riguardo ai prezzi dei biglietti.
Da parte loro, le compagnie di volo hanno espresso che amplieranno le destinazioni verso i paesi Europei, ma non ammettono che ci sarà un aumento dei prezzi.
”Non ci sarà aumento di prezzi, ma ampliamento di destinazioni e delle capacità di assorbimento”, secondo il Direttore generale della compagnia Belleair, Edvin Kepi, perché l’aumento del prezzo non porterebbe alcuna convenienza, al contrario potrebbe rilevarsi un boomerang. Peraltro, Kepi è alquanto scettico riguardo all’aumento del flusso dei viaggiatori, premettendo che all’incirca saranno gli stessi cittadini albanesi che hanno viaggiato o viaggeranno a prescindere dalla liberalizzazione dei visti o meno.
Per il Direttore generale di Belleair, la chiave della circolazione degli albanesi sta nelle loro finanze più che nella condizione dei visti. ‘Belleair’ realizza mediamente 4,5 voli al giorno. Nel 2009, questa compagnia ha trasportato circa 600 mila passeggeri. Nel corso di quest’anno, questa cifra è arrivata a 700 mila. Nel dicembre del 2009 ha realizzato 300 voli con un flusso di 57 mila passeggeri. Invece per il prossimo dicembre, che coincide con la liberalizzazione dei visti per gli albanesi, Belleair ha aumentato il numero dei voli in 350 voli.
La capacità completa della flotta di ”Belleair” è di 5 mila passeggeri al giorno, mentre quella sfruttata ammonta a circa 2 mila al giorno. Nel 2009, Belleair operava con 20 destinazioni verso l’Italia, invece quest’anno ha aumentato altre 6 destinazioni nuove, 5 verso la Grecia ed una verso Londra. Più razionali con le sue previsioni uno dei manager della compagnia aerea ”Albania Airlines”.
Rimanendo sempre coerente con la situazione prevista, Alex Hayder (Chief Commercial Officer), si esprime che: “Albania Airlines sta studiando la situazione con molta attenzione, perché non siamo ancora sicuri come reagirà il mercato albanese per quanto riguarda la liberalizzazione dei visti. Ad ogni modo, bisogna dire che la nostra compagnia si aspetta un numero considerevole di albanesi che viaggeranno in Europa, e nel caso ci fosse un aumento positivo del numero dei passeggeri, sicuramente metteremo in atto una strategia ben organizzata”. Per Albania Airlines, l’introduzione di un nuovo aeromobile e l’apertura di nuove destinazioni sono le azioni previste.
E mentre da Belleair si ammortizzano le voci di un eventuale aumento dei prezzi dei biglietti, le agenzie turistiche non confermano la stessa cosa per quanto riguarda il prezzo dei biglietti messi a disposizione dalle compagnie aeree. “L’interesse è stato grande. Quello che si nota è che ora ai nostri uffici si dirigono persone che non hanno mai viaggiato verso questi paesi. Principalmente sono individui, genitori, familiari che vanno a visitare i loro cari all’estero. Si nota un interesse seguito da una serie di domande. Ma le prenotazioni non stanno decollando ancora.
Sicuramente, entrano in gioco i prezzi, recentemente alti e spesso insostenibili da questa fascia di popolazione”, dice Irena Aliaj, impiegata presso gli uffici centrali dell’agenzia turistica ATHS’.
Per Aliaj, anche se le compagnie aeree non accettano l’aumento dei prezzi, la variazione rispetto all’anno scorso dello stesso periodo è evidente.
“Prendiamo d’esempio l’Alitalia. I riferimenti dei prezzi sono già pubblicati, e non si trova più alcun biglietto economico. Più che un aumento dei prezzi, si nota è la mancanza di biglietti della classe promozionale. Nel caso si volesse prenotare ora per partire verso l’Italia alla fine di dicembre, ti si dice che tutti i posti sono occupati e per acquistare un biglietto devi passare nella classe media oppure alta.
Difficile credere che siano già stati venduti tutti i biglietti economici, addirittura due mesi prima. Non è una novità. Il movimento ha a che fare con il blocco dei biglietti economici e la loro vendita in un momento di flusso, che si presume ci sia il prossimo dicembre, con prezzi alienati.
In traghetto con 50 euro
Il flusso dei albanesi che viaggeranno senza visti in prossimità del 16 dicembre, si aspetta che comporti un grande peso anche sul lavoro delle compagnie di navigazione, partendo dal fatto che la maggior parte dei visitatori si presume si dirigano verso l’Italia.
Interpellati su come si gestirà questo flusso e se si aspettano cambiamenti nelle capacità e nei prezzi, gli operatori delle compagnie di navigazione rispondono che l’unico cambiamento noto dovrebbe essere la stabilità del numero dei viaggiatori. Dunque non ci saranno più momenti di picco e di calo.’
“Ci sarà lavoro tutti i giorni, tanto che i traghetti cominceranno ad essere percepiti come urbani”
Questo è il paragone fatto in tutta tranquillità, poiché non si aspetta che cambi nient’ altro nel lavoro dei traghetti. Per quanto riguarda i prezzi, essi sono controllati dal Ministero dei Trasporti, con un tetto massimo di 50 euro, e nel futuro, nonostante l’aumento della domanda, non si aspetta che superino questa cifra. Al contempo, non si attendono ampliamenti di destinazioni o di orari verso l’Italia.”Il flusso si estenderà per tutti i giorni dell’anno oramai, e sarà più che assorbibile con le capacità attuali”, si esprimono gli operatori delle compagnie di navigazione.
Articolo di Gladiola Bendaj. Pubblicato sul settimanale “Mapo” nr.204 del 14 novembre 2010. Titolo originale “Zbulimi i dytë i Kolombit”.Tradotto per AlbaniaNews da Jona Mullaraj