Il 5 luglio scorso il governo albanese ha presentato una serie di emendamenti – il cosiddetto pacchetto antidiffamazione – riguardanti la legge sui media audiovisuali in Albania, così la legge sulla comunicazione elettronica, con l’obiettivo di regolamentare l'”epidemia” albanese di fake news in rete.
Il disegno di legge
La proposta legislativa mira a creare un registro dei media su Internet presso l’Autorità dei Media Audiovisuali e a regolamentare il suo contenuto attraverso un organo amministrativo dell’etica scelto politicamente, il quale avrà il potere di decidere e applicare sanzioni amministrative pari fino a 8250 euro sui media nazionali in mancanza del rispetto dell’onere, definito in modo vago, della dignità e della privacy dei cittadini.
Lo stesso consiglio etico si occuperà di amministrare le lamentele, le correzioni e il diritto di risposta della parte lesa. Basandosi sulla proposta legislativa, la cosiddetta Commissione Etica avrà il potere di ordinare la pubblicazione delle correzioni e delle lamentele nei media online, le quali compariranno sulla pagina web attraverso una pagina pop-up, simile a quelle che vengono usate per le pubblicità online o per le operazioni di phishing.
Il testo delle correzioni verrà redatto dalla Commissione e la mancanza di applicazione e rispetto dello stesso può portare ad una sanzione di 6598 euro.
Se il media online rifiuta di accettare le decisioni dell’organo amministrativo sull’etica, essa può andare in contro ad ulteriori sanzioni da parte dell’Autorità della Comunicazione Elettronica e Postale, le quali possono raggiungere la quota di 825000 euro e che sono state concepite per i grandi operatori della telecomunicazione.
Tutte le sanzioni applicate dalla Commissione Etica dovranno essere pagate immediatamente e solo dopo l’effettivo pagamento i media possono richiedere un appello in tribunale per la rivisitazione delle decisioni di questo organo amministrativo.
Il disegno di legge non distingue tra le pubblicazioni online delle grandi compagnie mediatiche albanesi e i semplice blog personali. Si presume che tale disegno di legge ostacolerà i giornalisti nazionali, aumentando di fatto l’autocensura, la quale in ogni caso rimane già molto pervasiva e molto diffusa.
Per fare un paragone, la maggior parte dei giornalisti guadagna meno su base annua rispetto ad una sola sanzione per una sola notizia.
Rudina Hajdari: una legge ‘putinista’ che mette in pericolo il paese
Rudina Hajdari, capo del gruppo parlamentare democratico, si è dichiarata fortemente contraria agli emendamenti volti a regolamentare i media online in Albania e a combattere le fake news.
La deputata, infatti, ha sottolineato come questo disegno di legge non sia in linea con le pratiche internazionali, definendolo “putinista” e utile solo per chi è al potere.
“La nuova legge sui media non è in linea con le migliori pratiche internazionali, non tiene conto dell’raccomandazioni dell’OSCE e ignora la società civile. Una legge “putinista” utile solo per chi è al potere e che non lascia spazio all’autoregolamentazione della stampa.” – ha dichiarato Hajdari.