L’Albania ha presentato la sua variegata cultura coreografica di colori, ritmo ed energia nel Palazzo delle Belle Arti Bozar di Bruxelles: i ‘National Songs and Dance Ensemble’, infatti, erano stati invitati a partecipare al festival internazionale della cultura “Balkan Traffic”, che si è tenuto dal 19 al 22 Aprile.
La rappresentanza albanese comprendeva una squadra di 17 artisti – solisti, ballerini, cantanti vocali, un’orchestra e un gruppo polifonico guidato dalla cantante Hysni Zela – che ha portato il pubblico a conoscere l’Albania attraverso una varietà di canzoni, danza e folklore albanese.
A riguardo, il ministro della cultura Mirela Kumbaro nei giorni che precedevano l’evento aveva affermato:
“Il ruolo della cultura nel miglioramento e nella promozione del paese è essenziale. Sono anni che l’Albania esporta cultura di alta qualità” – ha detto il ministro.
I ‘National Ensemble’, recentemente insigniti del titolo National Honor, è uscito con successo da questo importante evento culturale nella capitale europea. Gli artisti hanno deciso di dedicare questa edizione alla polifonia del paese come parte del patrimonio UNESCO, nel contesto del 60esimo anniversario di appartenenza dell’Albania all’UNESCO.
Originariamente proclamata nel 2005, la polifonia popolare è stata inserita nel 2008 nella lista rappresentativa del patrimonio culturale dell’umanità e riconosciuta dall’Unesco come capolavoro del patrimonio orale.
Leggi anche
- L’isopolifonia, valorizzata dall’UNESCO, dimenticata dal Ministero
- La musica folkloristica dell’Albania e gli strumenti più usati
Derivante dalla musica della chiesa bizantina, la polifonia albanese è una forma sofisticata di canto di gruppo, eseguita principalmente da uomini nel sud dell’Albania. L’ascesa del turismo culturale e il crescente interesse dei ricercatori stanno contribuendo alla rinascita di questa tradizione popolare unica.

La polifonia albanese è un tipo di musica vocale tradizionale tipica dell’Albania meridionale ed è di gran lunga la forma più popolare di musica popolare in quell’area del paese.
Nella regione di Labëria, normalmente, viene cantata senza accompagnamento di strumenti ed è spesso improvvisata da due o tre cantanti solisti che espongono la melodia e il testo. Gli altri cantanti accompagnano i cantanti come un coro con un cosiddetto iso.