A ottobre dello scorso anno, in Lombardia, a Legnano, è nata Ponte dell’Unità una nuova associazione culturale albanese. Sorta per iniziativa di Aleks Vulaj e del suo amico Petrit Gjinaj, due giovani che vivono ormai da alcuni anni nella cittadina, si è dedicata subito, sin dall’inizio, a portare avanti sul territorio molteplici attività.Con molto orgoglio per il lavoro che stanno svolgendo, infatti, Aleks -che ne è il consigliere- mi spiega come nell’associazione trova posto una scuola in lingua albanese, aperta a tutti, e sono inoltre in programma -partiranno a breve- anche corsi di italiano e inglese. “È vero che abbiamo iniziato con la lingua albanese, però le nostre ambizioni sono ben più grandi: cultura, tradizioni, concerti, presentazioni e concorsi di disegno, poesia e, in generale, tutto ciò che riguarda la cultura del nostro popolo“, mi racconta, e gli occhi gli brillano felici perché i ragazzi che partecipano alle lezioni sono già una ventina, albanesi ma non solo.
Un forte incentivo per i due organizzatori, che tra i loro intenti esprimono inoltre quello -assai importante, soprattutto per chi è in Italia da poco tempo- di rappresentare un punto di riferimento per la comunitàanche per quanto concerne gli aspetti legale e burocratico e l’integrazione nel territorio.
Aleks è giovane, ma ha le idee chiare sulla linea da seguire, ed è una linea che mi colpisce molto. Alla mia domanda sulle modalità con cui lui e Petrit pensano di portare avanti e sviluppare il lavoro, infatti, risponde senza esitazione con un concetto semplice a cui tuttavia non sempre pensiamo: “Abbiamo capito da subito una cosa fondamentale: insieme si può fare di più e meglio, invece da soli non si va da nessuna parte. Così, già adesso stiamo collaborando in zona con tutte le associazioni presenti, fra cui “La Casa del Volontariato” -che raccoglie al suo interno 40 associazioni diverse-, “StranItalia”, un’altra realtà che collabora con diverse comunità straniere, le biblioteche e altre cooperative attive nella zona dell’ Alto Milanese… e chiunque voglia avvicinarsi e presentare le sue opere di qualsiasi genere è benvenuto fra noi”.
Le iniziative in cantiere per quest’anno sono numerose e interessanti: si va, infatti, dagli aperitivi alla presentazione di oggetti tipici nel parco della biblioteca comunale a giugno, dalle cene con piatti albanesi alla Festa dell’Estate, dove sarà anche allestita una bancarella di prodotti tradizionali. Sono già in atto, poi, anche i preparativi per il centenario dell’Indipendenza dell’Albania del prossimo 28 novembre, una data significativa che nelle intenzioni di Aleks e Petrit vuole essereun evento di grande valore etico e di testimonianza per il territorio.
Come mi spiega ancora Aleks, del resto, “questa zona ha sempre sofferto e spesso si è sentita soffocata per scelte che hanno tenuto le minoranze -fra cui anche la nostra- in disparte, impossibilitate a partecipare in modo attivo e a far sentire la propria voce, farsi conoscere. Ora vogliamo dire una volta per tutte cheabbiamo e crediamo nei valori morali come ci credono tutti gli altri europei, eil nostro popolo ha alle spalle una storia meravigliosa da invidiare e un presente fatto di tanti esempi di perfetta integrazione a tutti i livelli. Purtroppo non si parla mai di queste realtà bellissime che stanno nascendo.”Tra le diverse attività a cui Ponte dell’Unità si sta dedicando si pensa, intanto, anche al divertimento: allo sport, in particolare, con la formazione di una squadra di calcio dell’associazione perché -Aleks ne è certo- “giocando con gli altri ci si conosce meglio e si creano amicizie, abbattendo i pregiudizi di questi anni“. E ai viaggi, perché sono anche in programma delle escursioni fuori città, ad esempio una visita al Santuario di sant’Antonio a Padova.
Una realtà positiva e ricca di progetti in cantiere, insomma, che speriamo davvero possa costituire presto, per il territorio locale, quello stesso ponte dell’unità a cui si ispira nel nome.
Altre informazioni sull’associazione sono reperibili sul sito www.uraebashkimit.com