Articolo di Sabina Darova
Siamo al Salone Internazionale del Gusto, a Torino. Ci avviciniamo, emozionate, a dei banchi che attirano la nostra attenzione. Scorgiamo il colore rosso della bandiera che sventola, e le strisce nere sul bianco del vestito tipico delle montagne del Nord dell’Albania.
I banchi alimentari albanesi si presentano così, per la terza volta al Salone del Gusto. Sui banchi notiamo i prodotti inconfondibili che risvegliano vecchi e dolci ricordi. Spiccano la grappa di Skrapar, il vino di Kallmet, i gliko di noci e fichi di Permet. Insomma, Nord, Sud e centro dell’Albania tutti in un tavolo.

Ci accoglie il responsabile del gruppo, Pier Paolo Ambrosi con un albanese perfetto: – Venite: “Buke, kripe e zemer” -, un invito tramandato nei secoli, che accoglie l’ospite nelle tavole di ogni persona in Albania; significa “Pane, Sale e Cuore”. Ci racconta come è nata l’idea di venire fino a Torino.
Il VIS è un’associazione di volontari internazionali per lo Sviluppo che lavora nel territorio albanese per appoggiare la crescita della piccola economia. Questo per dare la possibilità alle famiglie di sviluppare un’attività propria radicata sul territorio. Questa associazione opera dal 1994. Sono stati creati dei corsi di cucina, di arte alberghiera, linee di microcredito: tutto per aiutare le famiglie ad entrare in un’ottica di piccola imprenditoria.
Insieme a questa associazione è presente anche Slow Food, con l’obiettivo di unire i cuochi, i piccoli produttori e così via per migliorare il sistema alimentare, sostenendo la produzione del cibo “buono, pulito e giusto”.
Il responsabile, prima di salutarci, ci annuncia con gioia che il 9 novembre, per il programma Linea Verde, sarà trasmesso un documentario sull’Albania. Mentre ci allontaniamo, osserviamo le persone che arrivano allo stand: tra queste, ci sono italiani che si incuriosiscono nell’assaggiare il succo di melograno, l’olio extravergine, il formaggio bianco e il vino rosso rubino.
Non mancano i visitatori albanesi che chiacchierano con il personale. Ognuno di loro poi si allontana con un prodotto, quasi un brandello della terra madre.