Il primo marzo del 2009 a Barberino del Mugello è morta Gjelina Gonaj e i suoi due figli Sidorela di 13 anni e Dorjan di 12. Gëzim, marito e padre delle vittime, si trovava in Albania in quel periodo ed è venuto a sapere della tragedia attraverso i telegiornali.
L’appartamento dove la famiglia viveva da quasi 10 anni, è crollato dopo l’esplosione e l’incendio, causati da una fuga di gas al piano sottostante. L’incendio è stato innescato da una sigaretta accesa dal proprietario della palazzina, Tommaso Mengoni il quale si è salvato grazie allo spostamento d’aria causato dall’esplosione che lo scaraventò fuori dall’edificio. Ieri si conclude la causa portata in tribunale dalla famiglia di Gjelina costituita parte civile. Mengoni è stato condannato con il rito abbreviato dal giudice Michele Barillaro a due anni di reclusione con la condizionale per omicidio colposo plurimo.
Secondo le accuse del pm, non aveva provveduto a far riparare il rubinetto del gas nonostante la signora Gjelina avesse avvertito il tipico odore di gas e lo aveva fatto presente al proprietario. Come aggravante anche la ricostruzione del solaio non a norma nel 2011, che crollando non ha permesso ai soccorritori di poter aiutare la famiglia in tempo. Inoltre l’imputato è stato condannato a versare un risarcimento di 300 mila euro al padre dei bambini, 100 mila euro alla madre di Gjelina e 50 mila a ciascuno dei nove altri componenti della famiglia.