Si può comprare il posto per la missione di pace per diventare parte delle truppe albanesi (in questo caso, in Iraq e Afganistan)? Riferendosi alla lettera pubblicata da Wikileaks bastavano solo 7.000 dollari per partecipare.
Acquisire è un termine che da anni oscura il punto di arrivo di ogni persona efficace ed onesta che crede nella giustizia e lotta in nome della conquista. Del tutto illegale e disonesta, ma la soluzione c’è. È la frase che accompagna la società albanese verso un indolente cammino che va così, a passi falsi. Si è sempre abituati a guardare con grande ammirazione i militari albanesi che di loro volontà scelgono di andare nelle guerre, partecipare nella missione di pace. Le aquile rossonere si sono esposte nelle prime linee di pericolo acanto ai loro alleati superando le sfide e combattendo con la morte ogni giorno per salvare altre vite e liberare il paese dai terroristi. Per fare tutto questo non basta essere ben stipendiati, bisogna essere esperti sì, ma dotati di grande coraggio, contraddistinti da una grande solidarietà. Infatti, non è una cosa da tutti. Ma, in Albania c’è davvero la soluzione per ogni tipo di preoccupazione o di un’eventuale difficoltà. I raccomandati esistono in tutto il mondo e sono considerati la piaga di ogni società, ma in Albania è molto diverso. Laggiù, si può comprare un posto al parlamento, la patente della guida, un esame universitario o nientemeno che la laurea. Si può slittare nella lista di un concorso e risultare tra i primi, si può comprare un misero posto di lavoro o saltare una semplice fila “manciando” chi sta dietro lo sportello.La cosa più sconcertante è che si può comprare a un prezzo salato anche il posto per la missione di pace, cioè pagare per diventare parte delle truppe albanesi (in questo caso, in Iraq e Afganistan), vale a dire comprare il rischio della propria vita, che in modo diretto espone al pericolo anche la vita di altre persone. A confermare questa opinione che girovagava non solo nella mente del popolo albanese, è stata una recente pubblicazione di Wikileaks. Si tratta di una lettera confidenziale che porta la data del 14/11/2008. Una comunicazione riservata tra l’Ambasciata americana di Tirana e il Dipartimento di Stato degli USA. Si intitola: Albania, la corruzione continua nello staff delle forze militare. La lettera è firmata dall’ambasciatore americano John Withers, e spiega il motivo dell’allontanamento dell’Albania dalla missione in Iraq. Riferendosi alla lettera pubblicata da Wikileaks, il generale Xhemal Gjunkshi chiedeva 7.000 dollari americani, praticamente la metà dei guadagni degli ufficiali che venivano selezionati e poi mandati nella missione di pace in Iraq o Afganistan. A confermare questo, è una lettera scritta da un gruppo di comando dei soldati albanesi e spedita sia ai capi del governo albanese, sia all’Ambasciata Americana di Tirana. Dove sostengono che il Generale non solo chiede dei compensi per la loro missione di pace, ma ha le mani in tante altre magagne. Dal momento in cui il Generale Xh. Gjunkshi è stato nominato dal governo albanese “Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Repubblica di Albania”, ha provocato un chiasso mediatico e continua ad agitare ancora di più il clima della politica albanese. Durante il tempo in cui la parte opposta delle forze politiche chiede maggiori chiarimenti di questa vicenda alquanto spinosa, tutto sembra una necessità ineluttabile. Considerato che, successivamenteil giovedì 8 settembre è prevista la cerimonia della sua nomina.