L’Accademia svedese ha difeso la sua decisione di dare il premio Nobel per la letteratura allo scrittore austriaco Peter Handke, specificando che quest’ultimo ha rilasciato dichiarazioni proattive ma non ha appoggiato lo spargimento di sangue.
Il riconoscimento per Handke ha sollevato molte critiche soprattutto tra i sopravvissuti e i parenti delle vittime del massacro di Srebrenica nel 1995, dato che lo scrittore è noto per essere stato un simpatizzante di Slobodan Milosevic, un nome che ha portato tanta morte e dolore nella regione dei Balcani e negli albanesi del Kosovo.
Milosevic, ex Presidente jugoslavo, è stato accusato di genocidio e altri crimini di guerra in relazione alle guerre jugoslave del 1991-1995 dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia prima della sua morte.
Al funerale dell’ex Presidente jugoslavo, nel 2006, Handke aveva pronunciato un discorso toccante in serbo in cui si descriveva come “vicino alla Jugoslavia, vicino alla Serbia, vicino a Slobodan Milosevic”. Handke ha anche sostenuto i leader serbi della Bosnia, Radovan Karadzic e Ratko Mladic, condannati per il genocidio di Srebrenica.
Il commento dell’Accademia
Per il giornale svedese “Dagens Nyheter”, Mats Malm – presidente dell’Accademia – ha accetto il fatto che Handke “ha fatto commenti provocatori, inappropriati e ambigui su questioni politiche”. Tuttavia, ha sottolineato che non ha mai appoggiato lo spargimento di sangue, condannando chiaramente il massacro di Srebrenica.
“L’Accademia non ha trovato nulla nei suoi scritti che costituisca un attacco alla società civile o verso il rispetto per l’uguaglianza di tutte le persone.” – ha affermato Malm.
L’Accademia svedese, inoltre, ha citato un articolo del quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung” del 2006, nel quale Handke aveva sottolineato che il massacro di Srebrenica è stato il peggior crimine contro l’umanità in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
L’assegnazione del premio Nobel da parte dell’Accademia allo scrittore austriaco ha provocato reazioni in molte istituzioni e personalità di tutto il mondo. Hanke, è stato elogiato e scelto dall’Accademia per “l’ingegnosità linguistica nell’esplorazione delle esperienze umane”.