La Commissione Europea ha pubblicato l’ultimo rapporto sulle prospettive delle economie dei paesi che aspirano ad aderire nell’Unione Europea, riguardante il terzo trimestre dello scorso anno.
Come nelle ultime previsioni autunnali, la Commissione Europea prevede una crescita economica del 3,9% per l’Albania, sia per quest’anno che per il prossimo.
L’Albania nel rapporto
Nella categoria riguardante i principali sviluppi, la Commissione cita soltanto la protesta degli studenti contro il governo, che hanno portato al licenziamento del ministro dell’istruzione, del ministro delle finanze e dell’economia e di altri sei ministri (nel rimpasto di governo di fine scorso anno).
Per quanto riguarda l’occupazione, invece, il braccio esecutivo dell’Unione Europea afferma che ha seguito la tendenza dell’espansione economica. Durante il terzo trimestre dello scorso anno, la crescita generale dell’occupazione – nella fascia di età che va dai 15 ai 64 anni – ha fatto registrare una crescita dell’1,8%; mentre la crescita nel settore privato, fatto eccezione per l’agricoltura, ha fatto registrare una crescita del 7,5.
Negli sviluppi monetari, nel rapporto si evidenzia come la Banca Centrale d’Albania continui ad acquistare valuta estera, per interrompere la caduta libera dell’euro nei confronti del lek. Alla fine del 2018, infatti, il lek si era rafforzato di circa il 7,36% nei confronti dell’euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Commissione Europea, inoltre, ha confermato la previsione della Banca d’Albania che vede l’inflazione rientrare nell’obiettivo prefissato del 3% entro il 2020.
Nella categoria degli sviluppi fiscali, la Commissione cita l’approvazione del budget per il 2019 in parlamento, che si basa sulle performance positive del 2018, con un deficit fiscale dell’1,9% e una riduzione del debito pubblico al 65,5% del prodotto lordo.
Le previsioni dell’ONU
Nelle sue prospettive economiche per il 2019, l’ONU prevede un rallentamento della crescita del PIL in Albania: dal 4,2% del 2018, infatti, si passerà rispettivamente al 4% del 2019 e al 3,8% del 2020. Previsioni leggermente inferiori rispetto al 4,4% entro il 2020 pronosticato dal governo.
Nel rapporto si evidenzia come il rallentamento degli scambi commerciali con l’Italia e gli altri paesi dell’UE rappresenti una delle cause principali:
“Data l’importanza dei collegamenti commerciali, di investimento e di rimessa con l’Unione Europea, qualsiasi deterioramento delle prestazioni economiche dell’Unione Europea avrà conseguenze negative per l’intera regione dei Balcani occidentali.” – evidenzia il rapporto.
Inoltre, continua il rapporto, anche l’elevata disoccupazione e le infrastrutture inadeguate hanno un ruolo chiave nelle previsioni future del PIL del paese, ma anche della regione.