I lavori per la costruzione della prima parte del Grande Raccordo Anulare inizieranno a gennaio del prossimo anno.
Dopo l’approvazione del nuovo progetto nel Consiglio Tecnico, l’Autorità Stradale Albanese (ARRSH) ha aperto nuovamente la il bando di gara pubblico per il segmento che fu travolto dallo scandalo della falsificazione dei documenti dalla compagnia “DH Albania”, per il quale furono rimossi dal loro incarico l’allora direttore dell’ARRSH, Afrim Qendo, e il direttore dell’operatore per la trasmissione dell’energia, Klodian Gradeci.
Il progetto revisionato
Secondo il grafico dei lavori, il quale è stato allegato ai documenti richiesti alle compagnie interessate, lo svolgimento del progetto inizierà proprio nel mese di gennaio del 2020, mentre nei 120 giorni precedenti a tale scadenza ci sarà la determinazione delle zone da espropriare.
In totale lo svolgimento dei lavori durerà 735 giorni, il che vuol dire che il nuovo tratto verrà ultimato nel mese di febbraio del 2022. Il bilancio statale dell’anno 2019 aveva previsto l’assegnazione della somma di 539 milioni di lek (circa 4,5 milioni di euro) per questo progetto, però dato lo slittamento dell’inizio dei lavori, il fondo con ogni probabilità dovrà essere nuovamente concordato.
Il nuovo progetto prevede la rimozione del cavalcavia previsto per piazza “Shqiponja”, sostituendolo con un sottopassaggio con corsia dedicata per gli autobus e le biciclette, tenendo anche conto di nuove zone verdi.
Nel frattempo, nonostante le modifiche al progetto, nulla cambia nei confronti per gli abitanti coinvolti nell’esproprio di proprietà per le zone toccate da questo progetto. Da mesi, non a caso, gli abitanti stanno proseguendo con le loro proteste.
L’ultimo bando aperto dall’autorità stradale albanese durerà fino al 17 luglio per tutte le imprese interessate: invece, il tetto limite del fondo a disposizione si aggira sui 2.25 miliardi di leke (18,5 milioni di euro) senza IVA.
Il Grande Raccordo Anulare avrà un costo totale di 210 milioni di euro (27 miliardi di lek), cifra che include anche la riabilitazione del primo tratto stradale aperto del raccordo, ovvero quello che va da ‘Sheshi Shqiponja’ al ‘Pallati me Shigjeta”.