Dopo l’apparizione a ‘Porta a Porta’, il premier Edi Rama è stato ospite in mattinata della trasmissione ‘L’Aria Che Tira’ in onda su La7.
Presente in studio anche Vittorio Sgarbi, grande sostenitore del primo ministro albanese.
Rama: quella albanese è una storia fantastica di emigrazione e integrazione
Tante le tematiche affrontate dall’ex sindaco di Tirana, come l’epoca comunista quando l’Albania – come lui stesso ha affermato – era una sorta di Corea del Nord di oggi e l’emigrazione che ha caratterizzato il Paese delle Aquile subito dopo il crollo del regime di Enver Hoxha:
“Eravamo una specie di caso totalmente unico; eravamo in una dittatura che ci aveva isolati non solo dall’occidente ma anche dal mondo comunista: una specie di Corea del Nord dell’Europa.
Guardando quelle immagini (degli sbarchi a Bari, ndr) penso che siano straordinarie e che rappresentino una storia fantastica di emigrazione e intregrazione. Per noi l’Italia era l’unico orizzonte, grazie alla televisione.” – ha detto inizialmente Rama, il quale ha poi affrontato la questione migranti:
“Quelle persone che facevano paura all’epoca, oggi sono perfettamente integrate. Lavorano e fanno dei lavori che forse gli italiani non sono pronti a fare: è un’integrazione perfetta quella albanese, anche perché culturalmente siamo molto vicini.
D’altra parte posso capire molto bene la frustrazione dell’Italia, perché è stata lasciata sola dall’Europa. Finché non ci sarà un’Europa con una strategia, ci sarà sempre un disagio importante.
Noi abbiamo avuto negli ultimi anni qualche migliaio di immigrati, ma noi non siamo abituati a fare rumore su questo perché siamo un paese che vive l’accoglienza in una maniera quasi religiosa.” – ha continuato il premier.
Sulle proteste in Albania:
“La ringrazio per questa opportunità perché sono venuto appunto per dire che tutto quello che si vede in televisione si svolge in un perimetro di un chilometro, ed è solo una rivolta politica del palazzo, non c’entra niente il popolo.
E’ il vecchio establishment che è stato mandato via dopo anni e anni di potere, e oggi si rivolta perché non può digerire il fatto di essere stato sconfitto.
In Albania, lo scorso anno, abbiamo sfiorato mezzo milione di turisti italiani; voglio dire a tutti coloro che hanno pianificato di venire, di non tirarsi indietro perché il paese è tranquillissimo e non c’è nessun problema.” – ha concluso il premier.
Sgarbi: chi ce l’ha con Rama, non è politicamente degno
La parola è poi passata a Vittorio Sgarbi:
“Io nel ’92 ero l’unico a sostenere che gli albanesi come i siciliani e i napoletani, sono essere umani uguali agli altri. Ero l’unico italiano a parlare bene dell’umanità albanese.
Io provai per gli albanesi, istintivamente, una fratellanza. Mio padre aveva fatto la guerra in Albania e me ne parlava come di un luogo meraviglioso, per questo mi sembrava impossibile che loro per natura fossero cattivi. Però nel ’92 l’albanese era come oggi è il migrante. “ – ha affermato Sgarbi.
Sulla situazione politica in Albania:
“Chi ce l’ha con lui (Edi Rama, ndr) non è degno di essere neanche democraticamente rappresentato. Chi lo attacca in questo momento, non è politicamente degno. Non è una destra, è nulla.” – ha concluso il critico d’arte.
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