Dal primo marzo al trenta aprile a Venezia, nel Centro Culturale Don Orione Artigianelli, Sala Tiziano, Dorsoduro 909/ a, saranno esposti per il pubblico veneziano 11 lavori (quadri, disegni, Nudi), del pittore famoso albanese Vangjush Mio.
Questa iniziativa viene presa da un accordo tra il Consiglio dei Ministri dell’Albania con il Centro Culturale Don Orione Artigianelli.
Le 11 opere, parte del fondo d’oro dell’archivio famigliare dell’artista, ritornano dopo quasi un secolo, dal 1923, anno in cui lui partecipò nella Biennale di Venezia.
Ma chi è Vangjush Mio?
Originario da una famiglia di Coriza (Korçë), si laurea presso l’Accademia delle Belle Arti a Roma dove vince anche due premi per restauro e pittura.
Mio è uno dei pittori più importanti tra gli artisti realisti albanesi del XX- secolo. Gli viene riconosciuto il titolo “poeta del paesaggio albanese”.
L’opera di Vangjush Mio ha contribuito nell’ educare le nuove generazioni degli artisti nelle condizioni di un isolamento culturale feroce in cui si trovarono, perché apparteneva ad una scuola d’arte fuori dalla cornice del realismo comunista.
Il pittore ha partecipato in tanti esposizioni e mostre delle belle arti organizzati sia in Albania e sia all’Estero. Possiamo ricordare l’Italia, Romania, Cina, al Biennale di Alessandria, Grecia, Egitto, Turchia, Russia ed ex Jugoslavia.
Le sue opere si contano in 500 quadri, 200 disegni 80 diapositive che vengono conservati nella sua casa Museo “Vangjush Mio” a Korçë.
La critica lo considera come il pittore che ha fatto il primo salto della pittura albanese verso i concetti moderni, liberandola dalle forme statiche e qualche volta anche dilettantesche dell’arte del rinascimento.
Mio ha lavorato per 40 anni come scenografo presso al teatro “Andon Zako Çajupi”.
Vangjush impara d’usare anche la fotografia e insieme al suo grande e famoso fotografo Kristaq Sotiri, catturano l’attenzione verso la bella natura dell’Albania. I suoi colori sono le tonalità dell’ocra, il blu vivo, la luce che contrasta le ombre degli oggetti, i colori realistici, che segnano il suo modo di pitturare, il suo stile inconfondibile creando così una scuola nuova.
Ricordiamo che le sue opere saranno per un periodo di tempo dal 1 marzo 2018-30 aprile 2018.