Il consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dell’Istruzione, ha sospeso per un anno l’autorizzazione al funzionamento dell’università Kristal, nota al grande pubblico soprattutto a causa della recente vicenda di Renzo Bossi.Subito dopo lo scandalo il Ministero dell’Istruzione, su forte spinta dell’opinione pubblica, aveva annunciato una serie di controlli. Oltre al caso del figlio del leader leghista, infatti, erano emersi anche altri casi di lauree conseguite in tempi minori rispetto al previsto. La procura di Tirana ha acquisito gli atti ed è ancora in corso un’indagine, ma sull’autenticità della laurea i magistrati non hanno dubbi: è stata comprata, e non poteva essere conseguita da una persona che non ha mai messo piede in Albania, né tantomeno conosce l’albanese. Al momento, a causa della sospensione temporale, gli studenti non potranno iscriversi a nessun corso di laurea e l’università sarà sottoposta ad una verifica trimestrale. Non è chiaro invece che fine faranno coloro che sono in corso di studi e, soprattutto, con quali nuovi criteri verrà valutata l’università alla fine del periodo di “purgatorio”. Ha tutta l’aria di un compromesso accettabile la sospensione di Kristal: una mossa che sicuramente cerca di allontanare per il momento l’attenzione del pubblico, albanese e non. Il problema dell’istruzione privata rimane comunque una questione aperta, considerato che problematiche simili sono spuntate come funghi nel paese, ed è successo con tutti i governi albanesi degli ultimi 15 anni.