Ho sempre sognato di fare la telegiornalista.
Non ci sono – ancora – riuscita, ma giornalista, con grande gioia, lo sono diventata anni fa. Eppure, come disse Andy Warhol: “nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti”. Magari non nel mondo, magari nemmeno per 15 minuti, ma negli ultimi due giorni sono stata intervistata da TG1 e TG5 sulla spiaggia albanese, costa adriatica, distretto di Durazzo.
E dopo questa breve e spiritosa premessa, entriamo nel vivo del discorso: agosto 2023 – vacanze in Albania. Ne hanno parlato: TG1 e TG5 in prima serata, il Corriere della Sera, Libero, Repubblica e credo altri mezzi di comunicazione italiani.
Gli italiani scelgono l’Albania come meta turistica e lo fanno talmente in tanti da fare notizia che viene non solo ripresa, ma ripetuta da fonti e canali diversi.
Casualmente nei pressi della spiaggia bazzicata dagli inviati del TG1 e del TG5 mi trovavo io che in Albania ci vengo dal 2008. Sarà che ho la faccia da turista, sarà che a volte capita pure a me di essere nel posto giusto nel momento giusto, ma dall’Italia, per due sere di fila si sono beccati il mio sorriso mentre spiego le motivazioni che mi spingono a fare le vacanze in Albania.
Correva l’anno 2008 e in quel di Bergamo quando alla domanda “dove vai in ferie” rispondevo “in Albania”, la gente mi guardava come se fossi impazzita.
Alcuni mi chiesero addirittura dove si trovasse esattamente. Ricordo ancora la domanda – giuro non sto enfatizzando – “Ma è in Europa o in Africa?”.
Da allora ho trascorso le mie vacanze nel Paese delle Aquile. Mare, ma anche montagna e lago o forse dovrei dire laghi.
Ho portato i genitori, gli amici e sorrido al pensiero che oggi le cose siano così cambiate.
Ora se a Bergamo dico: “vado in vacanza in Albania”, mi fanno un sacco di domande interessate.
Ed è così, l’Albania ha cambiato letteralmente reputazione. Ha fatto un lavoro eccellente, evolvendosi negli anni, compiendo la sua transizione europea, diventando un punto di attrazione, sicuramente grazie anche a tutti i suoi cittadini che vivono all’estero e che hanno contribuito a diffondere immagini e informazioni sulla loro terra madre.
Adesso in spiaggia si sente parlare italiano, inglese, tedesco, francese (i miei vicini di appartamento e di ombrellone sono austriaci)
Ma perché venirci?
Per le stesse ragioni che riscontrai 15 anni fa: in poco spazio si trovano mare (Adriatico e Ionio), montagna, laghi e campagna. Paesaggi diversi, ciascuno con la sua peculiarità. Gli albanesi sono ospitali e accoglienti, si mangia benissimo e si sa per noi italiani quanto questo sia importante, i prodotti, le materie prime, sono ancora genuini e biologici. Si spende meno che in Italia. Non più come prima forse, per via del cambio Euro – Lek sfavorevole, ma con 15 euro a testa in un ristorante sul mare si mangia comunque dell’ottimo pesce. Oriente e Mediterraneo si incontrano e fondono con una cultura balcanica sui generis. Senza dimenticare le similitudini con il nostro meridione.
Storia, tradizione, attrazioni, ottimo clima sono gli ingredienti giusti per permettere all’Albania il fenomeno turistico che sta vivendo.
Ripenso alla mia tesi di laurea, diventata poi libro InfoAlbania e al fenomeno dei telegiornali italiani, visti dai cittadini albanesi durante il regime come un modello e una finestra sul mondo. Mi emoziono pensando a come le cose siano cambiate. Ora sono i telegiornali italiani a varcare il confine e a dedicare all’Albania e agli albanesi il loro tempo. Una bella ruota che gira.
Non mi resta che fare un plauso a questo Stato che ha tanto da offrire e sono molti gli italiani che glielo riconoscono.
W le vacanze in Albania: ieri, oggi e domani.
PS. Se mi cercassero per altre interviste sono sempre nella stessa spiaggia!