Ogni volta che vedo Nermin Shurdha nelle foto, mentre lavora al “murale” del momento, non so perché penso a un episodio del film “La sposa e il coprifuoco” (1), dove due donne anziane parlano dopo un attentato: Dicono che l’ha fatto fuori quella ragazza che ricama i muri”, parlando di Shpresa (Raimonda Bulku), l’illegale che scriveva slogan antifascisti e disegnava stelle sui muri. Il paragone in effetti è abbastanza fragile ma se parliamo di una ragazza che ricama i muri, ci sta.
Ah, non vi ho detto chi è Nermin Shurdha?
È una ragazza simpatica, piena di un fine umorismo, tipico di Scutari, ma che ti arriva attraversando persino la corazza fredda di Facebook, humor che usa facendo battute spiritose ma con grande eleganza. Sicuramente i suoi amici più stretti l’apprezzano molto per questa sua caratteristica ma non vorremmo fermarci qui. Perché vogliamo mostrarvi un altro dei suoi talenti: la pittura.
Direte voi, le ragazze che pitturano sono tante, qual’è allora la sua particolarità? E’ proprio così, le pittrici sono numerose e anche talentuose ma raramente ci sono ragazze che dipingono murales. Lei potrebbe essere l’unica ragazza che si occupa di questo tipo di arte e va detto che sta diventando molto “trendy” ultimamente. Vediamo tutti come Tirana si sta riempiendo di grandi dipinti sulle facciate dei palazzi vecchi e nuovi, che cercano di coprire in qualche modo l’oscurità del cemento con colore e gioia. Anche piccole città come Patosi, Ballshi o Kuçova stanno cercando di identificarsi attraverso questi dipinti moderni.
Ebbene, questa missione per la città di Scutari ormai da sette anni, viene “compiuta” da Nermin. Se andate a Scutari adesso, non dovreste visitare solo le strade principali o quelle pedonali, ma anche i vicoli di alcuni quartieri, le facciate di alcune scuole, anche in diverse zone rurali, perché le vedreste sorridere piene di luce e di colori con i motivi floreali, gli uccelli colorati, le “biblioteche” piene di libri d’infanzia e non solo, le farfalle giganti che non hanno neanche ai Tropici e tante altre composizioni, che hanno coperto la fredda oscurità del cemento e hanno riempito di vita i muri di Scutari.
Ma perché questa passione?
Non c’è nulla di segreto o di straordinario. Lei ha iniziato a disegnare all’età di due anni, come aveva fatto suo padre, le sue zie, come talenti innati nella pittura ma anche come professionisti, poiché suo padre era un insegnante di disegno. Quindi la mela non cade lontana dall’albero. Sebbene sia laureata in economia, non volendo essere dipendente dall’arte, spiritualmente ne è.
Tuttavia, ogni mela ha anche le sue individualità. Così Nermin è stata la prima ragazza che quasi una decina di anni fa, ha portato a Scutari i tatuaggi non permanenti, realizzati con l’henné, molto apprezzati e utilizzati nel mondo delle donne orientali. Parallelamente ha iniziato a “ricamare” i muri, all’inizio dalla voglia di decorare un vecchio muro e poi per passione e desiderio. Successivamente anche perché qualcuno gliela richiesto. Ormai molti asili e scuole vogliono già che i loro muri siano ricamati dalle mani di Nermin.
E sai dov’è la bellezza? Che non ce ne sono due uguali. Pertanto, a nostro giudizio, vale la pena visitarli uno ad uno, come un tour particolare. In questo modo avreste l’opportunità di godervi non solo le fantasie di Nermin ma anche degli adattamenti di dipinti di fama mondiale, come il “Bacio” di Klimt con motivi albanesi, che è una delle opere più belle che la ragazza ha dipinto fino ad oggi.
Una ragazza che ama la bellezza non può non essere strettamente legata alla natura, da cui si ispira per i suoi murales. Se dovessimo elencare le sue passioni, la seconda subito dopo il dipinto, è la scoperta della natura o come ci piace chiamarla nel linguaggio di oggi “hiking – escursionismo”.
Ormai da anni Nermin “sale sulle montagne”
Nel vero senso della parola e diventa tutt’uno con esse, portando con sé non solo l’ossigeno ma anche il successivo murales, che inizialmente l’ha ricamato nella sua mente. Ora questo “modo di procedere” è diventato vitale e sembra che non possa più dipingere se non si confronta con la natura. E finché questo binomio continuerà, i fiori e gli uccelli aumenteranno a Scutari, non solo nei giardini dove dalle pareti scende la glicine e l’edera, dove troviamo le immancabili ortensie, dove ondano di profumo i garofani e le rose, ma anche dai muri coperti di cemento freddo che “sbocceranno” sotto la cura delle mani della ragazza che li “ricama” con la sua anima e l’anima colorata dell’artistica Scutari.
Note
(1) Per chi è interessato al film “Nusja dhe shtetrrethimi – La sposa e il coprifuoco) potete trovare nei link collegati sia il film che la presentazione al Vienna International Film Festival del 2019:
La foto delle riprese del film albanese “Nusja dhe shtetrrethimi – The Bride and the Siege” è stata selezionata per illustrare la sezione del film retrospettivo al Vienna International Film Festival in Austria tenuta dal 25 ottobre al 4 dicembre 2019, sezione dedicata alla Seconda Guerra Mondiale.
La foto mostra i due attori principali Rajmonda Bulku e Kastriot Caushi. Il film è stato realizzato nel 1978 con la sceneggiatura di Elena Kadare e diretta da Ibrahim Muçaj e Kristaq Mitro.
Questo reportage è stato originariamente pubblicato su travel-al.com in lingua albanese dal titolo Nermini, vajza që “qëndis” muret e Shkodrës. Traduzione in italiano e cura di Arminda Hitaj