Con fiumi selvaggi, montagne e siti UNESCO in abbondanza, l’Albania sta emergendo come un’eccitante meta turistica mediterranea ma la sua natura selvaggia potrebbe essere devastata dalla costruzione di dighe. Tra le attrazioni turistiche, specie per gli amanti del rafting, ci sono i canyon del fiume Voiussa (Vjosa), navigabili in zattera – come riporta The Guardian – da Maggio a Ottobre a velocità entusiasmanti e con onde alte oltre un metro.
Sotto il dittatore comunista Enver Hoxha, l’Albania è stata tagliata fuori dal mondo per quasi 50 anni nel dopoguerra e si sente ancora attualmente come un territorio inesplorato. Olsi Nika, della ONG Eco Albania , ha svelato al giornalista del Guardian, prima del rafting, perché il fiume Voiussa (Vjosa) è così speciale ed attrae tanti turisti:
“Voiussa e la maggior parte dei suoi affluenti sono completamente immacolati. E’ l’ultimo grande fiume selvaggio a flusso libero in Europa, al di fuori della Russia. Per questo abbiamo pianificato di dichiarare l’intera area come parco nazionale protetto e offrire in questo modo l’ecoturismo: rafting, kayak e la pesca a mosca” – dice Nika.
Stanno nascendo anche diverse altre iniziative di questo tipo, come l’Albanian Adventure Resort sul fiume Osumi, che offrirà escursioni tra i suoi canyon, riverboarding e tante altre attività dalla prossima primavera.
Inoltre, il turismo d’avventura è un’attività gettonata nel paese anche grazie alle montagne, che si elevano fino ai 2800 metri e che hanno un enorme potenziale per l’escursionismo e le attività di climbing. La speranza è che questo settore possa offrire una valida fonte di entrate per il paese.
Tuttavia, c’è una questione che gli ambientalisti stanno affrontando: ovvero il progetto del governo di costruire otto grandi centrali idroelettriche sul fiume Voiussa (Vjosa), e altre 20 sui suoi affluenti come parte del progetto idroelettrico che includerà tutti i Balcani. Più di 500 centrali idroelettriche, infatti, sono in progetto per l’Albania; le conseguenze di queste costruzioni includeranno inondazioni, perdita di specie rare di animali e l’erosione costiera.
Oltre all’attività di rafting, l’Albania offre moltre altre attrazioni turistiche come l’antica città di Butrinto, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, il castello di Alì Pascià di Tepeleni, le splendide spiagge di Saranda , Ksamil , Lukova e dell’intera costa meridionale, le città di Argirocastro e Berat – anche loro patrimonio mondiale dell’UNESCO – e i canyon di Langarica, dove è prevista allo stesso modo la costruzione di una diga che metterà a repentaglio le sorgenti e l’intera area.
Un paese con aree incontaminate, conclude The Guardian, con spiagge, clima e paesaggi che possono competere con altre mete turistiche più ambite nel Mediterraneo, sperando che tali bellezze naturali rimangano tali perché come dice Nika:
“Se costruisci una diga in un fiume lo uccidi per sempre”.