E’ un milione di euro la somma massima spendibile in campagna elettorale – iniziata il 25 settembre – per i partiti politici che parteciperanno alle prossime elezioni governative del 6 ottobre in Kosovo
Tuttavia, alcuni rappresentanti della società civile ritengono che il valore possa essere molto più elevato poiché alcuni protagonisti della politica, a loro parere, hanno sempre nascosto la cifra spesa in campagna elettorale e come quest’ultima viene effettuata.
Secondo la legge riguardante il finanziamento dei partiti politici, le risorse finanziarie e materiali dei partiti politici consistono in finanziamenti pubblici tramite il budget di stato della Repubblica del Kosovo e donazioni esterne. La somma totale di questi finanziamenti non può oltrepassare lo 0,17% del budget di stato.
D’altra parte, secondo la legge riguardante le elezioni generali nel Kosovo, è la commissione elettorale centrale a determinare le spese massime per la campagna in base al numero totale di elettori iscritti nell’elenco al momento dell’ultimo aggiornamento da parte della commissione stessa.
Su questa linea, Valmir Elezi – portavoce della commissione elettorale centrale – ha dichiarato che sulla base della lista degli elettori la spesa massima per la campagna elettorale di ciascun partito è di 986.000 euro.
“Per queste elezioni, la commissione ha fissato un limite massimo di spesa per la campagna elettorale di 986.000 euro – ovvero 0,5 euro per ogni elettore registrato – per ogni entità politica certificata.” – ha dichiarato Elezi per Radio Free Europe.
Le elezioni in Kosovo
La commissione elettorale centrale ha certificato 25 entità politiche: 20 partiti politici, 4 coalizioni e un candidato indipendente. Sulla base del tetto massimo dichiarato di 986.000 euro per partito, risulta che le entità politiche spenderanno un totale di 25 milioni di euro durante i 10 giorni di campagna elettorale.
Ciò nonostante, per Arton Demhasaj – direttore della ONG “Rise” – i partiti politici in gara supereranno la somma prevista dalla legge sulle elezioni. Allo stesso tempo, sempre secondo Demhasaj, è preoccupante il fatto che i partiti politici non sono trasparenti sul denaro che spendono, né sulla fonte di tali fondi.
“Gran parte dei costi finanziari delle campagne sono coperti da partiti politici attraverso donazioni esterne, come imprese e privati. La legge prescrive un importo che le imprese possono dare ai partiti politici, ma ci sono sempre dubbi sul fatto che le imprese finanzino di più con i partiti politici che non dichiarano il resto, ma solo la parte legale.” – ha affermato Demhasaj.
In Kosovo, secondo la società civile, ci sono alcune compagnie private che finanziano quasi tutti i partiti politici, e che vengono poi premiati con appalti pubblici dal partito o dai partiti al potere.
La trasparenza dei finanziamenti dei partiti politici è un requisito fondamentale dell’Unione Europea, che la indica come componente essenziale della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
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