Negli ultimi mesi si è parlato molto del pacchetto di leggi “Anti – Diffamazione”, proposta dalla maggioranza socialista in Albania.
La legge è specificamente per i media online, anche se si suppone che combatta la diffamazione, si trasformerà probabilmente in una pressione finanziaria e verbale e un meccanismo di ricatto per qualsiasi giornalista o cittadino che voglia parlare, protestare, ed alzare la voce o per riferire, senza migliorare affatto la qualità del discorso pubblico in Albania.
La Commissione europea invita il parlamento e il governo albanese a cogliere l’opportunità creata dal rinvio del Presidente della Repubblica qualche giorno fa delle due leggi del pacchetto “Anti – Diffamazione” al Parlamento, per incorporare in esse tutte le raccomandazioni formulate dal Consiglio d’Europa.
La maggioranza socialista nel Parlamento Albanese ha rifiutato di ascoltare i consigli e le proteste sollecitate dai media e le organizzazioni della società civile in Albania, le organizzazioni più riconosciute a livello internazionale per la protezione della Libertà di Espressione e dei Diritti Umani, nonché i consigli dei più esperti istituzioni come il Consiglio d’Europa o la delegazione dell’Unione Europea in Albania.
Ieri, durante una conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo alle domande dei giornalisti, Ana Pisonero, portavoce della Commissione Europea ha dichiarato:
“Voi sapete benissimo che l’UE ha sostenuto le raccomandazioni del Consiglio d’Europa sul caso della legge sui media in Albania. Riconosciamo che le preoccupazioni e le raccomandazioni sono ancora valide e per noi devono essere risolte. E vediamo come un’opportunità per riflettere i cambiamenti sul fatto che il Presidente dell’Albania ha rispedito la legge al Parlamento. Ed è qualcosa che speriamo ancora che facciano. “
Inoltre, la portavoce Pisonero ha nuovamente elencato i punti in cui sono necessarie modifiche alla legge, dalla promozione dell’autoregolamentazione alla trasparenza della proprietà dei media nel paese.
“Noi sosteniamo alcune delle raccomandazioni formulate dal Consiglio d’Europa, non solo per promuovere l’autoregolamentazione. Supportiamo anche la garanzia di un controllo giurisdizionale indipendente dei reclami dei media e speriamo anche di rafforzare la trasparenza della proprietà dei media nel paese. Quindi, in generale, sosteniamo tutte le raccomandazioni formulate dal Consiglio d’Europa e sono sostanzialmente in linea con ciò che prevediamo che un paese aspirante segua nell’UE”, ha affermato Pisonero.
Se il Parlamento Albanese adotterà la legge attuale senza apportare le modifiche necessarie e contrariamente alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa e alla posizione della Commissione Europea, ciò potrebbe avere conseguenze sul percorso europeo del paese, in quanto la libertà dei media è una delle priorità chiave che devono essere affrontate rispettato al processo di integrazione.
Fino ad ora abbiamo solo la dichiarazione del Presidente del gruppo parlamentare del Partito Socialista, Taulant Balla, il quale in un precedente comunicato stampa, ha dichiarato che i decreti saranno respinti nella sessione plenaria più vicina, che è il 30 gennaio 2020.