Il governo albanese ha deciso di rinunciare al progetto delle carceri private: il ministero della giustizia, infatti, ha dichiarato per Report TV di aver rimosso dalla legislazione il concetto di “carcere privato” poiché non è stato implementato.
Il progetto delle carceri private
Il modello di carcere privato è stato introdotto concettualmente per la prima volta in Albania nel 2014, nell’articolo 12/1 della legge riguardante le “istituzioni per l’esecuzione di decisioni penali” che definiva le carceri pubbliche e private, con il loro funzionamento che doveva essere gestito dal governo.
La nuova legge aveva come obiettivo quello di “alleggerire” le carceri pubbliche, spostando i condannati che dovevano scontare fino ad un massimo di cinque anni in quelle private. D’altra parte, le carceri pubbliche sarebbero state riservate per i condannati con più di cinque anni da scontare e per coloro assegnati al carcere di massima sicurezza.
Tuttavia, secondo il ministero della giustizia, le disposizioni che permettevano le carceri private sono state rimosse con la nuova legge entrata in vigore nel mese di marzo di quest’anno:
“Nella nuova legge approvata dal parlamento ed entrata in vigore nel mese di agosto 2020, queste disposizioni sono state ritenute ragionevolmente da rimuovere poiché dal 2014, quando sono state adottate, non c’è stato alcun interesse nell’implementare il progetto delle carceri private.” – ha riferito un esponente del ministero della giustizia per Report TV.
I detenuti in Albania
Tra imputati (2329) e condannati (3082), sono stati 5411 i detenuti in totale gestiti dagli istituti penitenziari nel 2018 (ultimi dati disponibili), per un sovraffollamento medio del 3% circa.
Tuttavia, dagli ultimi tre mesi del 2018 il sovraffollamento è sceso allo 0% come conseguenza dell’apertura dell’istituto penitenziario di Scutari, che ha portato a 6236 (da 5455) la capacità totale degli istituti penitenziari albanesi.
Capacità che è stata ulteriormente aumentata a 6366 dopo la piena messa in funzione dei nuovi due edifici del penitenziario presso ‘Jordan Misja’, e nuovamente ridotta a 6106 (la capacità attuale) a causa della trasformazione di due edifici del penitenziario di Lezha in ambienti ospedalieri per i detenuti.
In ogni caso, attualmente l’Albania ha eliminato il problema del sovraffollamento delle carceri passando a quello opposto, ovvero lo sfollamento delle carceri (-11%).