Mercoledì, 19 febbraio, il presidente albanese ha invitato il suo popolo a scendere in piazza per rovesciare il governo, accusato di aver violato la costituzione del Paese e di collegamenti con la criminalità organizzata.
Il presidente Ilir Meta in una conferenza stampa ha invitato la popolazione riunirsi nella capitale Tirana il 2 marzo, lo stesso giorno in cui intende firmare il suo primo decreto contro quello che dice essere un “colpo di stato” portato avanti dal governo attraverso il sistema giudiziario.
L’appello di Meta arriva nel momento in qui la nazione l’Albania ha avviato riforme nella speranza di ottenere il via libera all’apertura dei negoziati, nella speranza futura di una piena adesione nell’Unione europea.
Il presidente ha affermato che il sistema di riforma della giustizia approvato tre anni fa per sradicare la corruzione e garantire che giudici e pubblici ministeri siano indipendenti dalla politica – parte dello sforzo per abbracciare le norme dell’UE – è fallito.
La presidenza, il governo e il parlamento sono coinvolti da tempo in un lungo conflitto istituzionale. Il caso che ha nuovamente acceso lo scontro tra le parti riguarda l’approvazione la scorsa settimana in parlamento di alcune modifiche relative alle procedure di giuramento dei membri della Corte costituzionale. Meta ha contestato con toni duri la mossa che tenta di evitare che il processo di giuramento sia un’esclusiva del capo dello Stato, ed ha sostenuto che “si tratta di un golpe, che smantellerò con il sostegno del popolo albanese”.
I media mondiali fanno eco alle dichiarazioni del presidente Meta
La dichiarazione del presidente Ilir Meta sulle proteste contro il cosiddetto “colpo di stato” da parte della maggioranza socialista si è ampiamente diffusa nei media mondiali come la New York Times , la britannica Independent e altri media occidentali, serbi e russi sempre in lingua inglese hanno riportato la notizia, definendola come situazione di emergenza.
Lo status FB del presidente Meta
Stamattina, 20 febbraio, il presidente Meta ha pubblicato uno status FB rinnovando l’invito alla popolazione per scendere in piazza il 2 marzo. Nello status non c’è traccia del decreto che aveva menzionato ieri.
“Cari cittadini della Repubblica d’Albania! La aggressione usurpatore del governo contro tutte le istituzioni indipendenti nel paese è un’amara realtà che tutti voi sentite ogni giorno.
Ma la sua testardaggine di usurpare ad ogni costo in con metodi incostituzionali e mafiosi, anche la Corte Costituzionale, costituisce chiaramente un colpo di stato, volto a installare una dittatura della minoranza, terrorizzata dalla libertà del popolo albanese e quindi cerca di eliminare ogni opportunità democratica per cambiamento e l’assunzione di responsabilità.
Quindi invito tutti voi il 2 marzo, sul Boulevard “Martiri della Nazione”, a dare l’ultimo avvertimento a questa banda che non passa giorno in cui non viola la Costituzione e le leggi del paese.
Non c’è forza al mondo che farà tornare gli albanesi 30 anni indietro e svuotare l’Albania della nostra meravigliosa gioventù, per consegnare il futuro della nostra Patria alla mafia internazionale.
Quindi il 2 marzo stipuliamo una nuova alleanza per ripristinare la sovranità perduta, riprendersi la democrazia, la responsabilità e il dominio della Costituzione. Prima l’Albania! Albania degli albanesi!”
E Voi? Scendereste in piazza a fianco del presidente il 2 marzo? Vi invitiamo a commentare.