Il presidente della repubblica albanese, Ilir Meta, si è espresso nella giornata di oggi riguardo la visita della Commissione di Venezia (organo consultivo del Consiglio d’Europa che prende il nome della città in cui si riunisce) in Albania.
La Commissione analizzerà la decisione del capo di stato albanese di annullare le elezioni amministrative del scorso 30 giugno, valutando se l’azione sia stata anti-costituzionale o meno.
In questo senso, Meta ha dichiarato che, in caso l’organo valutasse come anti-costituzionale la sua decisione di annullare le elezioni, rassegnerà le dimissioni con effetto immediato.
“Senz’altro. Se la Commissione di Venezia riterrà che io ho violato la costituzione, rassegnerò le dimissioni. In passato mi sono dimesso da primo ministro per molto meno.
E’ impossibile pensare ad uno scenario in cui la Commissione affermi che io ho violato la costituzione e io continui ad essere presidente. Mai e poi mai. Anche se in passato la Corte Costituzionale ha affermato che leggi parlamentari o governative fossero anti-costituzionali e non è successo nulla.” – ha affermato Ilir Meta.
La Commissione di Venezia era in Albania ad inizio settimana per una visita di due giorni in cui ha incontrato i dirigenti delle principali istituzioni del paese al fine di conoscere le loro opinioni in relazione alla questione. Prima di allontanarsi da Tirana, i membri della Commissione di Venezia hanno reso noto che comunicheranno la loro opinione in merito alla richiesta della Commissione Investigativa Parlamentare l’11 di ottobre.
La posizione di Ilir Meta
Al di là di quello che verrà deciso, il Presidente Meta ha più volte espresso, anche con interviste alla stampa estera tra la quale l’italiano Il Giornale , tutte le sue rimostranze sulla incostituzionalità delle elezioni in Albania dello scorso 30 giugno, organizzate senza la partecipazione di una opposizione e definite di stampo ‘comunista’. Con una probabile falsatura anche dei dati di affluenza alle urne , inferiore a quel 23% sbandierato dalla Commissione Elettorale Centrale.
Elezioni che avevano aperto nel Paese una crisi a cui Meta aveva fatto seguire l’emanazione del Decreto di rinvio elezioni al 13 ottobre, data non casuale perché il processo di adesione all’UE dell’Albania verrà discusso il 18 ottobre.