In un’arida collina nel nord dell’Albania c’è un’area che fa tornare in mente il passato comunista del paese: dietro una massiccia porta d’acciaio, infatti, c’è un’antica base aerea nascosta, scavata nel cuore della montagna.
Costituita da un tunnel di 600 metri che una volta pullulava di vita militare, la base segreta di Gjadër oggi è un deposito di dozzine di aerei militari MiG.
Tre decenni dopo aver lasciato alle spalle il regime comunista, le autorità albanesi stanno ancora cercando di vendere questi aerei sovietici.
“Allineare le nostre attrezzature e le nostre armi agli standard della NATO fa parte del nuovo capitolo dell’Albania con l’Alleanza Atlantica.” – afferma il capo della difesa militare, Bardhyl Kollçaku.
Sugli aerei militari MiG:
“Ne terremo alcuni nel nostro museo. Il resto sarà trattato secondo la legislazione nazionale, quindi verranno messi in vendita o utilizzati per altri scopi.” – ha continuato Kollçaku.
Gli aerei MiG
Gli aerei dell’epoca comunista, tra cui i modelli MiG-19, MiG-17 e MiG-21, sono fuori uso da oltre un decennio. Tuttavia, musei, collezionisti e appassionati dell’aviazione in generale hanno già espresso interesse nel dare a queste reliquie una nuova casa.
Quando l’Albania, nel 2016, discusse per la prima volta sulla possibilità di vendere questi aerei militari, arrivarono richieste dal Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi e da una scuola di volo tedesca.
Ma, fino ad ora, non è stata completata alcuna vendita a causa soprattutto di documenti legali che ostacolano il processo.
La base militare di Gjadër
Come i 7000 bunker costruiti in ogni angolo del paese, la base segreta di Gjadër faceva parte del piano del dittatore comunista Enver Hoxha per fortificare il suo stato contro le temute invasioni straniere che non si materializzarono mai.
Più di 600 militari hanno lavorato nel corso degli anni all’interno del base, che è stata chiusa nel 2000 e rimane inaccessibile al pubblico.
Gli aerei militari MiG utilizzati dopo il 2000, infatti, sono stati trasferiti in una diversa base militare, fino a quando l’ultimo aereo non è stato messo fuori servizio dopo un incidente nel 2004.
“Il piacere di lavorare e di volare in questa base era inimmaginabile.” – afferma Fatmir Danaj all’Agence France Presse, attuale comandante della base.
Oggi, le decine di stanze all’interno della base – tra cui una caffetteria, un dormitorio e una serie di altri uffici – sono vuote ed abbandonate. In uno di quelli che una volta era un ufficio c’è un ancora un promemoria appeso al muro che recita così:
“Attenzione! Metti i documenti nei loro file e consegnali all’ufficio amministrativo segreto prima di lasciare il posto di lavoro.”