Le donne intelligenti e indipendenti erano le prede degli inquisitori che aprivano il periodo della “caccia alle streghe” come fosse la stagione della caccia alla selvaggina! La donna paragonata agli animali da lavoro e spesso venduta anche per meno nonché la donna docile e addomensticata, incarnava la figura adeguata alle esigenze maschiliste e religiose dell’epoca!
Sembrano storie lontane, del medioevo, invece sono ancora molto recenti! L’ultima donna accusata di essere strega ufficialmente, è stata decapiata nel 1782. Le donne con occhi verdi e capelli rossi, venivano guardate con sospetto fino al 1900 perche’ tale aspetto veniva considerato tipico di una strega! Colori forti e lineamenti particolari, apparivano innaturali e da qui, la magia.
Invece il profilo caratteriale di queste “serve del diavolo”, corrispondeva alle donne che praticavano la guarigione, consolavano le loro amiche, insegnavano l’arte della seduzione, ballavano in compagnia una dell’altra, non volevano sposarsi ma essere libere di scegliere, volevano emanciparsi ed essere indipendenti. La libertà al prezzo della vita. Emarginate, derise e alla fine amazzate, non hanno mai rinunciato ad essere se’ stesse.
La stirpe della donna coraggiosa, sembrava fosse in estinzione, ma il 1968 ha portato quella generazione guerriera che vinceva le battaglie quotidianamente. Stanche di avere una vita prestabilita dagli altri, fatta di soli obblighi e servizi, “gli angeli dei focolari”, hanno scaldato piazze intere con le loro voci e i loro visi. Belle e ostinate, sembravano migliaia di Giovanna D’Arco che riempivano le strade, abbandonando le case e corteggiando la libertà.
L’atmosfera della rivoluzione fece incoraggiare molte donne, tanto da considerarsi sorelle, promettendosi sostegno e collaborazione. Una volta ottenuto i diritti fondamentali, rimaneva da educare lo stesso trasporto e convinzione le proprie figlie nel diffendere la libertà e la dignità. Il nostro presente invece risulta stagnante! Le nostre sorelle ci hanno regalato quello che hanno ottenuto tra mille sacrifici, ma a quanto pare, non abbiamo ereditato lo spirito di Giovanna d’Arco che le guidava in ogni battaglia.
Secondo l’Eurobarometro, l’Italia è all’ultimo posto tra gli stati europei per quanto rigurda la parità tra uomini e donne. Le donne in Italia sono circa 30 milioni, ma negli ambiti come la politica, l’informazione e il sindacalismo, sono quasi invisibili! Quando ci sono, guadagnano 30% in meno degli uomini. Solo 46% delle donne italiane lavorano contro una media europea del 60%. Pur lavorando di meno, le donne in Italia fanno meno figli ed hanno la media piu’ bassa europea: 1,3 bambini, considerando che il livello necessario per la stabilità demografica è di almeno 2,1 figli.
La strada da fare per la nostra vera emancipazione è ancora lunga. La memoria di quelle donne del medioevo e le lotte delle nostre nonne e madri, devono divenire la fiaccola che illumina il cammino verso la parità di diritti. Dobbiamo reinventare la Giovanna d’Arco che non vede l’ora di rivivere in ognuna di noi.