Il parlamento albanese ha respinto oggi con 78 voti la richiesta avanzata nel luglio dello scorso anno dalla maggioranza socialista del premier Edi Rama e riguardante la rimozione dall’incarico del presidente della Repubblica Ilir Meta.
Il presidente Meta era stato messo sotto accusa dalla maggioranza per aver annullato il 10 giugno del 2019 la data delle elezioni amministrative, svolte tuttavia lo scorso 30 giugno come previsto.
Sulla questione anche era intervenuta la Commissione di Venezia dichiarando che “il Presidente della Repubblica Ilir Meta è andato oltre le sue competenze costituzionali annullando le elezioni amministrative del 30 giugno 2019 e indicendone altre, ma non sono atti di gravità tale da giustificare l’impeachment”.
Rama: Meta merita la rimozione ma rispettiamo l’opinione della Commissione di Venezia
Intervenuto oggi in parlamento, il premier Edi Rama ha affermato che il presidente Meta merita la rimozione dall’incarico ma che tuttavia farà riferimento all’opinione della Commissione di Venezia, dato che è stato proprio il partito socialista a tirare in ballo nella questione l’organo consultivo del Consiglio d’Europa.
“Non c’è un cambio di rotta con Ilir Meta. Noi riteniamo che debba essere rimosso dall’incarico, le violazioni sono gravi ma dal momento che ci siamo affidati alla Commissione di Venezia, seguiremo l’opinione di questa.” – ha dichiarato il primo ministro.
Ciò nonostante, Rama ha sottolineato che la maggioranza ha avviato un’iniziativa per una legge organica sull’istituzione del presidente:
“È tempo che il parlamento offra un chiarimento delle competenze formali e sostanziali con una legge organica per il Presidente, in cui sono incluse disposizioni per non bloccare i processi elettorali, per evitare precedenti scandalosi, e per semplificare le nomine dei membri dei tribunali. Non può più accadere che il presidente si rifiuti di decretare i ministri.” – ha proseguito Rama.
Spaho: oggi è terminata la farsa incostituzionale di Rama
Il vice-segretario del partito democratico, Edmond Spaho, ha commentato sui suoi profili social la decisione del parlamento di respingere la richiesta di rimozione dall’incarico del presidente Meta, affermando come oggi si sia conclusa la farsa incostituzionale di Edi Rama contro il Presidente della Repubblica.
“Oggi si è conclusa la farsa incostituzionale di Edi Rama contro il Presidente della Repubblica e le sue giuste azioni per proteggere le elezioni democratiche e rispettare il diritto di voto dei cittadini. È stato provato da tutto il mondo che il Presidente Ilir Meta ha rispettato la Costituzione punto per punto.
Le elezioni moniste incostituzionali del 30 giugno dell’anno scorso hanno anche dimostrato che Edi Rama è una minoranza. L’85% degli albanesi ha respinto il suo governo. Questa maggioranza attende con impazienza votare il cambiamento politico, di cui il paese ha un disperato bisogno.” – si legge nel post di Spaho.