Il piccolo Alvin, il bambino di 11 anni di cui qualche settimana fa si era occupata la trasmissione televisiva italiana ‘Le Iene, è stato portato fuori dal campo profughi ‘Al-Hol’ in Siria
Il ragazzo è stato liberato dal campo di Al Hol e in queste ore – grazie al corridoio umanitario portato avanti da Croce Rossa con Mezzaluna Rossa (l’omologo arabo) e ad un’operazione di cooperazione internazionale con la regia della direzione della polizia, diretta dal prefetto Vittorio Rizzi, con il Ros e la partecipazione delle autorità albanesi – Alvin sta per essere prelevato al confine tra Siria e Libano. Nelle prossime ore il ragazzo si imbarcherà sul volo che da Beirut, Libano, lo porterà a Roma.
La storia di Alvin
Nel 2014 la madre, radicalizzata, aveva preso Alvin e lo aveva portato dall’Italia nei territori controllati dall’Isis. Da allora il padre, Beisha, non vede più suo figlio.
Tre mesi fa la svolta: la Croce rossa internazionale manda al padre una lettera di Alvin che gli chiede di riportarlo a casa. Con l’aiuto delle autorità curde, la troupe giornalistica di Luigi Pelazza assieme al padre riesce a entrare nel campo, dove vivono anche i figli e le mogli dei miliziani dell’Isis.
Dopo una lunghissima attesa, padre e figlio sono finalmente riuniti. Adesso il problema è capire come riportare Alvin in Italia. La sua famiglia, tramite un comunicato stampa trasmesso ai giornali albanesi giorni fa, ha espresso fiducia nel lavoro delle autorità.
“Desidero condividere con tutti una preoccupazione per il campo profughi in Siria; dal servizio delle Iene si intuisce che l’intera questione del ragazzo minorenne dipende semplicemente dalla volontà della nostra ambasciata in Turchia o dall’ambasciatore, ma non è la verità.
La verità è che da qualche tempo ho emesso un ordine, che non possiamo condividere con coloro che hanno legami con le persone, le famiglie e gli individui che si trovano in quel territorio, a causa del coinvolgimento degli uomini in un’altra guerra in funzione dell’ISIS.
Ho comunicato anche con il papà del bambino chiarendoli che non è una questione che dipende da noi e dalle nostre strutture diplomatiche, poiché non si tratta di un classico campo profughi” – aveva dichiarato in merito lo scorso 19 ottobre il primo ministro albanese Edi Rama.
La Repubblica: Ritorna in Italia Alvin
L’undicenne albanese arriverà da Beirut a Roma grazie al corridoio umanitario portato avanti da Croce Rossa con Mezzaluna Rossa e nato dalla sinergia del Servizio di Cooperazione internazionale di polizia, d’intesa con la Farnesina e la Presidenza del Consiglio
Un’azione senza precedenti , perché mai era stato liberato da un campo profughi siriani un bambino, dall’inizio della guerra, frutto di una sinergia messa a segno dallo Scip del Viminale (Servizio di Cooperazione internazionale di polizia), d’intesa con la Farnesina e la Presidenza del Consiglio.