Gli albanesi in Albania e in Kosovo sono fratelli che oggi vivono in due paesi diversi e che devono unirsi.
Queste le parole del premier albanese Edi Rama in un’intervista concessa alla televisione serba ‘Pink’, dove ha affrontato tematiche importanti come la riapertura del dialogo Kosovo-Serbia, il percorso verso l’Unione Europea e le sue idee in merito a nuovi confini nei Balcani, in particolare spiegando perché dovrebbe essere realizzata l’unione tra Albania e Kosovo.
Per il primo ministro questo non comporterà una Grande Albania, ma sarebbe il primo passo per un’altra grande idea:
“Non vogliamo confini con Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Vogliamo creare un’area diversa dove si vive come nell’Unione Europea, senza confini, per rafforzare rapporti commerciali, culturali e tutto il resto.” – ha dichiarato Edi Rama.
Serbia e Kosovo
Secondo quest’ultimo, inoltre, la Serbia deve affrontare la realtà e accettare che il Kosovo sia uno stato indipendente e libero, sottolineando come la Serbia possa fare per i Balcani quello che la Germania e la Francia hanno fatto per l’Europa.
“La necessità di riconciliazione è inevitabile e fino a quando la Serbia continuerà a negare tutto questo, tanto più doloroso sarà per tutti. “ – ha affermato l’ex sindaco di Tirana.
Alla domanda riguardante i dazi del 100% applicati dal Kosovo sulle merci importate dalla Serbia, Rama ha risposto evidenziando come quella mossa sia stata una ‘protesta politica’che dovrebbe essere sospesa temporaneamente per la riapertura del dialogo tra i paesi.
In aggiunta, il premier ha respinto ancora una volta le accuse del suo omologo kosovaro – Ramush Haradinaj – secondo il quale ci sono state pressioni politiche che hanno portato a quella decisione.
“Anche durante il summit di Berlino, io, il cancelliere Merkel e il presidente francese, non abbiamo fatto pressioni sulla tassa da revocare ma sulla sua sospensione temporanea sì, in modo da far riprendere il dialogo tra i paesi.” – ha concluso Rama.
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