Non è un qualcosa di segreto, anzi. Anche i rappresentanti diplomatici hanno confermato che Albania e Grecia sono già entrate nell’ultimo step che porterà i due paesi alla firma dell’accordo che risolverà tutti i problemi e le questioni ereditate dal passato.
I diplomatici greci, dopo che hanno risolto la questione riguardante il nome della Macedonia, sembrano intenzionati a fare lo stesso anche con l’Albania, anche perché l’accordo con il paese delle aquile è considerato di più facile risoluzione.
Tuttavia, dalla conferenza di Rodi e dai due incontri dei rispettivi ministri degli esteri, Ditmir Bushati e Nikos Kotzias, non è trapelato nulla di concreto. Agli incontri è seguito il terzo ciclo di discussione – tra i gruppi di esperti albanesi e greci – riguardante la nuova delimitazione del confine marittimo che, secondo fonti interne, si sarebbe sviluppato in maniera costruttiva e positiva.
Nonostante questo, proprio in relazione alla nuova delimitazione del confine marittimo, il tema principale di discussione tra i due paesi, c’è da sottolineare come i due paesi non abbiano ancora raggiunto un accordo definitivo: entrambe le parti, infatti, stanno studiando il tutto nei minimi dettagli per arrivare in questo modo ad un accordo che accontenti sia Albania che Grecia.
D’altra parte, sotto la pressione dell’opposizione conservatrice, da Atene ufficialmente continuano a negare che sul tavolo delle trattative ci sia la questione riguardante l’area della Ciamuria.
Albania-Grecia: l’accordo entro il 10 Luglio
Gli ultimi comunicati stampa hanno sottolineato come entro i primi dieci giorni di Luglio sarà firmato l’accordo dai due ministri degli esteri, alla presenza dei primi ministri Rama e Tsipras. Inoltre, Kotzias – durante la conferenza di Rodi – ha ribadito al suo omologo Bushati che la Grecia voterà a favore dell’apertura dei negoziati ufficiali tra UE e Albania.
Pur essendo la principale, comunque, la delimitazione del confine marittimo è soltanto una delle questioni irrisolte tra Grecia e Albania: i due paesi, infatti, dopo essersi accordati per l’abolizione del timbro apostille e per il tema riguardante le patenti, hanno ancora ‘in sospeso’ la revoca della legge di guerra, l’accordo di gestione delle crisi fra le due nazioni, e per l’eliminazione nei libri di testo e nei documenti ufficiali termini come Vorio Epiro per i greci (Epiro del Nord) e Ciamuria per gli albanesi (in riferimento alla persone nate nei villaggi della regione di Tesprozia) ritenuti offensivi o irredentisti per i due paesi.