Il patriarca russo, Cirillo I, sarà di visita alla fine di queste mese in Albania dove incontrerà l’arcivescovo Anastas Janullatos. Il patriarca sosterà in Albania per tre giorni, precisamente dal 28 al 30 di Aprile, e oltre all’arcivescovo Anastas Janullatos incontrerà anche il presidente della repubblica albanese, Ilir Meta, e altri alti funzionari del governo.
La notizia è stata resa nota oggi dal responsabile della comunicazione stampa del Patriarcato di Mosca, Aleksander Volkov:
“Questa volta il patriarca visiterà la chiesa dei martiri in Albania, la quale ha sofferto molto durante il ventesimo secolo essendo stato praticamente distrutta” – si legge nel comunicato ufficiale del chiesa ortodossa russa.
Comunque sia, c’è da sottolineare che il patriarca russo, Cirillo I, e quello albanese, Anastas Janullatos, hanno un’amicizia molto longeva di quasi 50 anni, che nel passare degli anni si è consolidata e rinforzata. Non sarà la prima che i due si incontreranno, ma sarà la prima visita assoluta del patriarca russo in territorio albanese.
La religione ortodossa in Albania
A seguito della dichiarazione d’indipendenza dell’Albania del 1912, Fan Stilian Noli – che nel 1924 diventerà anche primo ministro – divenne il capo della chiesa ortodossa albanese.
Dopo numerosi statuti, durante il regime comunista di Enver Hoxha la chiesa subì una grave persecuzione; in un primo momento il governo si limitò a bandire l’insegnamento religioso nelle scuole e a mettere tutte le organizzazioni religiose sotto il controllo statale ma, nel 1967, tutte le chiese e le moschee in Albania furono chiuse e Hoxha dichiarò l’Albania il primo vero stato ateo al mondo.
Dopo la caduta del regime, quando la libertà religiosa fu restaurata, solo 22 preti ortodossi erano rimasti in Albania.
Per far fronte a tale situazione, il Patriarcato ecumenico nominò Anastas Janullatos patriarca della chiesa ortodossa albanese: parrocchie ortodosse furono create nella maggioranza della città e dei villaggi.
Attualmente, i fedeli ortodossi ammontano a circa 700.000, ovvero il 18-20% dell’intero paese.