L’autorità garante della concorrenza in Albania afferma di aver avviato un’indagine approfondita sulle quattro principali banche del paese per verificare se gli alti tassi profitto potrebbero essere frutto di un abuso di posizione dominante.
I risultati preliminari dell’indagine hanno evidenziato come tutte e quattro le banche applichino tassi di deposito estramamente bassi ed alte commissioni; elementi che potrebbero essere parte di un piano volto a ‘far fuori’ la concorrenza:
“Ci sono tassi di interesse molto bassi sui depositi (sui 0,55% su base annua), una differenza relativamente alta tra tassi sui depositi e tassi di interesse (circa 6%) e un trend di aumento dei tassi sui titoli di stato, in condizioni di facile politica monetaria e in un momento in cui il tasso chiave ha registrato una tendenza al ribasso.” – aveva affermato l’autorità garante della concorrenza nel 2015, durante gli inizi dell’indagine preliminare.
Le quattro banche
Verranno analizzate le attività delle quattro banche più grandi del paese durante il triennio 2016-2018, a partire dalla più importante del paese in termini di profitto, la BKT (di proprietà turca).
L’audit comprende anche la filiale albanese della Raiffesen Bank – la più grande banca del paese per circa un decennio fino al 2013 – la Credins Bank e la Banca Intesa Sanpaolo, che lo scorso anno ha acquisito la piccola Veneto Banca.
Alla fine del terzo trimestre del 2018, queste quattro banche rappresentevano il 67,8% delle attività del sistema bancario albanese; con le prime due – BKT e Raiffesen – che arrivavano a quasi il 45% totale delle quote di mercato.
Tra queste, Raiffesen (di proprietà austriaca) è l’unica banca ad aver visto diminuire la propria quota di mercato negli ultimi tre anni, con una perdita di 6 punti percentuali guadagnati dai tre principali concorrenti.
Il sistema bancario albanese
Nonostante una serie di acquisizioni e fusioni nel mercato delle banche degli ultimi due anni, la Banca d’Albania descrive il sistema bancario del paese come ben capitalizzato e redditizio.
Tuttavia, a causa della scarsa domanda e della caduta libera dell’euro nel paese, il tasso di credito è cresciuto moderatamente. Di conseguenza, le banche hanno dovuto investire maggiormente in titoli di stato.
Secondo i dati ufficiali, le banche operanti in Albania hanno fatto registrare un utile record di circa 175 milioni di euro nel 2017, più del doppio rispetto al 2016 e più del precedente record di 125 milioni di euro fatto segnare nel 2015.
D’altra parte, numerose piccole banche hanno invece accumulato perdite negli ultimi anni: tre banche di proprietà dell’UE – due greche e una francese – hanno lasciato l’Albania negli ultime due anni.
“La vigilanza bancaria svolge un ruolo fondamentale nel contenimento dei rischi derivanti da prestiti con parti correlate.” – ha avverto il Fondo Monetario Internazionale nella sua ultima relazione.
In questo contesto, il direttore della banca centrale – Gent Sejko – ha specificatamente richiesto alle banche che operano nel paese di attenuare gli standard di prestito, in modo che l’attuale situazione del credito stagnante riceva un impulso:
“Il ruolo delle banche è essenziale in questa direzione. Il settore preserva i risparmi degli albanesi, ma deve mettere tali risparmi a disposizione della crescita e dello sviluppo del paese. Non c’è crescita senza credito e senza crescita tutti i risparmi perderanno valore.” – ha affermato Sejko.
La comunicazione ufficiale dell’autorità garante alla concorrenza