La Banca Mondiale suggerisce al governo di Berisha di rinviare la realizzazione degli investimenti nei grandi progetti di infrastruttura previsti per il prossimo anno. “Sapiamo che non è una scelta facile, in quanto il paese ha bisogno di migliorare le infrastrutture stradali, la rete elettrica e quella idrica. Ma se la situazione nell’eurozona continua a peggiorare e gli introiti saranno inferiori a quelli previsti, potrà essere necessario rimandare questi investimenti”. Ha dichiarato la direttrice della banca Mondiale in Albania, Kseniya Lvovsky, in un’intervista rilasciata ad una emittente televisiva albanese. “Al momento esiste una situazione problematica in Albania”, ha aggiunto Lvovsky, “derivante dall’alto tasso del debito pubblico, pari al 59% circa, molto vicino a ciò che viene considera la soglia di sicurezza per le economie come l’Albania”. In questa situazione ci sono due priorità, spiega la Lvovsky: “La prima riguarda gli introiti e l’incasso garantito. Una volta fatto questo, bisogna essere rigidi con la spesa e occorre fare scelte difficili. Il settore dell’educazione e della sanità sono le principali priorità, perchè il capitale umano è la più grande risorsa di un paese”, sottolinea la direttrice della Banca Mondiale. Per il 2012 il Fondo monetario internazionale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, hanno previsto per l’Albania una calo dei ritmi di crescita, non maggiore al’1 %. Le istituzioni internazionali, attendono una crescita attorno al 3 % nel periodo di medio termine, la quale è inferiore a quella di prima della crisi,ciò significa un rallentamento della riduzione della povertà ed un possibile aumento delle disuguaglianze sociali. Intanto, la finanziaria del governo Berisha prevede per il prossimo anno, il finanziamento di alcune opere importanti di infrastruttura stradale, mentre il budget per la sanità e l’educazione sarà ridotto