Nei primi giorni di gennaio, il premier Edi Rama ha ufficializzato il rimpasto governativo che era stato già preannunciato nell’ultima assemblea del partito socialista di fine dicembre.
Tuttavia, dei ministri sostituiti, il presidente della repubblica Meta ha deciso di non firmare il decreto per il licenziamento del ministro degli esteri, Ditmir Bushati, e di firmare solo quattro dei nuovi decreti-nomina: quelli riguardanti le posizioni di vice-ministro, ministro dell’agricoltura, ministro della protezione imprenditoriale e ministro delle relazioni del parlamento.
Le altre posizioni
Per quanto riguarda le altre nomine di Rama (riguardanti le posizioni di ministro degli esteri, ministro delle finanze e dell’economia, ministro delle infrastrutture e dell’energia, ministro dell’istruzione e ministro della cultura), Ilir Meta utilizzerà i sette giorni previsti dalla costituzione per effettuare le verifiche necessarie per la posizione.
“Sto adempiendo a tutti i doveri costituzionali che ha il presidente della Repubblica in queste situazioni. Stiamo verificando l’integrità di tutti i nuovi nomi promossi a ministri, per rispettare la figura ministeriale.
Arriveremo ad una conclusione molto presto e non aspettando l’ultimo secondo. Agiremo in modo pubblico e con la massima trasparenza.” – ha riferito ai media il presidente della Repubblica, Ilir Meta.
Bushati e il ministero degli esteri
La mancata firma sul licenziamento di Bushati come ministro degli esteri, secondo gli esperti, è frutto della volontà del presidente di voler più tempo per decidere il suo successore.
La decisione riguardante il ministro degli esteri ha provocato sorpresa e critiche nel paese: in primis, perché è arrivato in un momento in cui la diplomazia affronta sfide importanti – dall’integrazione europea all’entrata nell’organizzazione della troika a partire dal prossimo anno – e, in secondo luogo, perché è arrivato nel bel mezzo dei dialoghi con la Grecia, riguardanti tra le altre cose la nuova delimitazione dei confini marittimi.
Inoltre, il successore di Bushati nominato da Rama – Gent Cakaj (attualmente vice-ministro degli esteri) – è stato visto con scetticismo a causa della sua giovane età e per la mancanza di esperienza per questo ruolo chiave istituzionale.