Sono già iniziate le procedure per la rimozione del presidente della Repubblica Ilir Meta, a seguito della sua decisione di annullare la data delle amministrative del 30 giugno.
Il capogruppo del partito socialista, Taulant Balla, ha reso noto in una dichiarazione per i media che è stata depositata la richiesta per la sfiducia del presidente Ilir Meta.
“Con il supporto delle 55 firme di deputati del Parlamento albanese abbiamo appena depositato la richiesta per la sfiducia ai danni di Ilir Meta.
Innanzitutto, il Presidente della Repubblica con i poteri delle sue funzioni esercitate entro i limiti costituzionali ha adottato il decreto per la definizione del giorno delle elezioni amministrative.
L’annullamento delle elezioni del 30 giugno senza definire un’altra data nega il diritto del popolo sovrano di essere tale. Questo è un passaggio che dissolve l’autorità sovrana.
Attraverso questo atto del Presidente si sono superate le competenze delle sue funzioni. Il popolo sovrano aveva già una data determinata per le elezioni” – ha dichiarato l’onorevole Balla.
La richiesta è stata firmata da 55 deputati, tra i quali ci sono anche membri della nuova opposizione appena creatasi in Parlamento dopo la rimessa dei mandati dei vecchi partiti, su tutti “Partito Democratico” e “Movimento Socialista per l’Integrazione”.
Il perché di questa presa di posizione
Lo scorso 8 giugno, con una mossa inaspettata il presidente della Repubblica albanese, Ilir Meta, ha annullato il decreto che lui stesso aveva firmato riguardante la data delle prossime elezione locali, programmate inizialmente per il 30 giugno.
Il capo di stato, oltre al non aver annunciato una nuova data per le elezioni locali, ha dichiarato – nel suo comunicato pubblicato dai media – che la decisione è arrivata come conseguenza del fatto che nessuna delle parti politiche si sia impegnata nel risolvere la crisi politica che da mesi caratterizza il paese.
Inoltre, ha sottolineato che nell’attuale situazione non è possibile lo svolgimento di elezioni vere, rappresentative e inclusive, riferendosi al fatto che l’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha ha annunciato che avrebbe boicottato le consultazioni, minacciando persino di ostacolare il loro svolgimento.