Il generale Antonio Basilicata – capo del reparto preventivo della direzione investigativa antimafia – ha avvertito l’Albania che potrebbe essere contagiata dalla mafia pugliese nei prossimi anni.
Le dichiarazioni di Basilicata
In un’intervista per l’emittente televisiva ‘Ora News’, il generale ha affermato che la collaborazione tra il gruppo pugliese e quello albanese potrebbe spostarsi in Albania, come conseguenza dello sviluppo turistico che si registrerà nei prossimi anni nel Paese delle Aquile.
“La criminalità albanese in Italia ha una corsia privilegiata per il traffico di sostanze stupefacenti, che frutta ingenti somme di denaro. Tuttavia, quando serve e c’è necessità, le bande albanesi si occupano anche di altri crimini.
Ma c’è anche altro che bisogna necessariamente sottolineare, ovvero che la criminalità pugliese potrebbe comodamente venire e investire in Albania dato che nel paese si prevede una crescita esponenziale nel settore turistico nei prossimi anni.
Per questo, non bisogna escludere che l’Albania debba prendere misure contro le possibili influenze della criminalità pugliese e italiana.” – ha affermato Antonio Basilicata.
Il generale, inoltre, ha sottolineato come le bande criminali albanesi abbiano consolidato le loro posizioni all’interno del mercato del narcotraffico in Italia, dato che ci sono prove che dimostrano una loro collaborazione anche con la ‘ndrangheta calabrese.
“Per quanto riguarda il traffico di sostanze stupefacenti, i gruppi criminali albanesi – oltre alle incriminate relazioni in Puglia con la mafia locale – hanno creato rapporti con la mafia calabrese, la ‘ndrangheta, come dimostrano numerose testimonianze legali.
Alcune delle ultime operazioni hanno evidenziato come nella zona italiana del Mar Adriatico ci sia l’esistenza di un vero e proprio gruppo criminale albanese, e di come questo collabori con la criminalità italiana.” – ha continuato il generale.
Un’altra preoccupazione per il paese, secondo il generale, è il traffico di eroina che passa per il Paese delle Aquile proveniente da Turchia e Afghanistan:
“Non ci dobbiamo dimenticare che l’Albania, oltre ad essere un paese produttore di marijuana, è anche un importante canale di passaggio verso l’Europa per l’eroina che proviene da Afghanistan e Turchia. Anche questo ha permesso ai clan albanesi di evolversi nel mercato del narcotraffico.” – ha concluso il generale.