Ieri, 19 marzo, in un’operazione congiunta tra la polizia criminale, la squadra mobile e i corpi speciali RENEA, sono stati arrestati i due fratelli Klement e Edli Cara, considerati come la mente dell’organizzazione di diverse rapine di portavalori in Albania.
L’ultima, la più spettacolare avvenuta il 9 aprile dell’anno scorso, all’interno dell’aeroporto di Tirana dove i rapinatori portarono via 4,6 milioni di euro.
L’ultima rapina fece molto scalpore non solo per la ingente quantità di soldi ma per anche per la modalità dell’organizzazione messa in atto. Si pensa che il bottino di tutte le rapine raggiunga la cifra di 45 milioni di euro.
Le dichiarazioni di Rama
“Ieri la Polizia di Stato ha messo in manette gli organizzatori della rapina all’aeroporto di Tirana sequestrando 130.000 € e tre armi da fuoco.
Rispetto per le uniformi blu che oltre all’enorme contributo sul fronte di guerra con il nemico invisibile, continuano la battaglia contro la melma di questo mondo.”
La dinamica della Rapina avvenuta a Tirana
La polizia aveva fatto sapere che i ladri – in vecchie uniformi militari turche – sono entrati rompendo la porta riservata ai servizi antincendio. È probabile che gli assalitori avessero delle informazioni sulla valuta che trasportavano le banche di secondo livello e che partivano dall’Albania verso Vienna, mentre si sospetta la presenza di qualche talpa all’interno dell’aeroporto.
La rapina vera e propria è accaduta nella pista dell’aeroporto. Gli assalitori hanno utilizzato un veicolo con la scritta ‘esattori delle tasse’, e si pensa che questo sia stato il camuffamento che ha permesso loro di entrare senza troppi problemi all’interno della pista.
Proprio lì, a ridosso dell’aereo in partenza, hanno preso il denaro mentre questo veniva trasportato dalle macchine portavalori all’interno dell’aeromobile. Terminata la rapina, i quattro sono fuggiti a piedi con i sacchi pieni di soldi in direzione di un’automobile che li aspettava per poi scomparire nel nulla.
Durante la fuga a piedi, c’è stato un conflitto a fuoco con la polizia che ha provocato la morte di uno degli assalitori Admir Murataj, abbandonato in un campo nei pressi dell’aeroporto dal resto del gruppo.
Il Ministro degli Interni, Lleshaj ha fatto sapere che il cerchio si sta stringendo attorno al gruppo, lasciando intendere che presto ci saranno altri arresti.