Sono innumerevoli le opere dedicate all’eroe albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, le sue statue si possono ammirare ovunque in giro per l’Europa.
Le sue statue dominano diverse piazze albanesi e non. Lo si può trovare a Roma, Parigi, Bruxelles, Skopje, Tirana, Prishtina, Londra, Valencia, Ginevra ecc. Vivaldi gli dedicò uno spettacolo teatrale a Firenze ed i suo ritratto si trova nella Galleria degli Uffizi.
Insomma, il Castriota è presente ovunque, ma io ho voluto cercarlo in un posto particolare, nell’Arbëria, nei piccoli paesini arbëresh del sud Italia, dove il ricordo di Skanderbeg viene tramandato di generazione in generazione da più di 500 anni.
Mi sono recato personalmente a Lungro e a Firmo, in provincia di Cosenza, dove si concentra anche il maggior numero di comuni arbëresh d’Italia ed ho conosciuto un artista veramente talentuoso, Paolo Cozzolino, con il quale ho trascorso una giornata ricca di emozioni, parlando di lingua, di costumi e tradizioni senza dimenticare il Castriota e delle rappresentazioni di quest’ultimo che Paolo ha riportato nei suoi lavori.