Il noto attore, regista e produttore cinematografico statunitense Danny DeVito, ha ricordato nuovamente le sue origini arbëreshe.
Lo aveva già fatto in passato durante un’intervista con un altro personaggio di origini arbëreshe, Regis Philbin, noto conduttore televisivo statunitense.
Nel 1996, Philbin invitò DeVito durante la sua trasmissione televisiva e intervistandolo gli diede del “conterraneo arbëresh”.
Si creò un simpatico siparietto tra i due, dove DeVito chiamò Philbin “arbëresh per metà”, visto che il conduttore aveva il padre irlandese, mentre la madre Filomena Boscia proveniva da una famiglia immigrata arbëreshe originaria di Greci, in provincia di Avellino.
Fu proprio in quel contesto che Danny DeVito, ricordando all’amico Philbin le sue origini, affermò di avere egli stesso entrambi i genitori arbëreshë.
Più volte Danny DeVito ha ricodato le sue origini lucane.
La sua famiglia è originaria di San Fele, un piccolo paesino di circa 2 mila abitanti in provincia di Potenza, in Basilicata.
Il comune di San Fele oggi ha perso la lingua, gli usi ed i costumi arbëreshë, a differenza di Barile ad esempio, comune arbëresh che dista solo 25 km da paesino da dove proviene la famiglia DeVito.
San Fele è uno dei 52 comuni lucani dove si insediarono gli albanesi provenienti dall’Albania nella seconda metà del XV secolo.
Attualmente in Basilicata si trovano soltanto 5 comuni che hanno mantenuto la lingua, gli usi ed i costumi arbëreshë e sono Barile (arb. Barilli), Ginestra (arb. Zhura), Maschito (arb. Mashqiti), San Costantino Albanese (arb. Shën Kostandini) e San Paolo Albanese (arb. Shën Pali).
Nell’ultima intervista rilasciata da Danny DeVito il 19 dicembre 2022 durante una puntata del “The Always Sunny Podcastpoco”, il noto attore ha rilasciato nuove dichiarazioni sulle sue origini arbëreshe.
Stando alle affermazioni di DeVito, una sua nonna era originaria della Calabria, molto probabilmente di un paesino arbëresh che si affaccia sul Mar Ionio, di fronte all’Albania.
Stando sempre alle dichiarazioni di DeVito, sua nonna parlava una lingua ibrida, una lingua che derivava dall’unione dell’albanese e dell’italiano. Si trattava quindi dell’arbërishte, la lingua parlata dai cosidetti “ghiegghi”, termine con il quale tutt’oggi i calabresi chiamano gli arbëreshë.
Quindi, la nonna di DeVito non parlava il dialetto “ghego” che si parla tuttora nel nord dell’Albania, come qualcuno sostiene e come è stato riferito anche allo stesso DeVito.
Certo, non possiamo escluderlo, ma conoscendo la provenienza delle comunità arbëreshe della zona indicata da DeVito, possiamo affermare che esse sono giunte in Calabria principalmente del sud dell’Albania e dall’allora Morea.
Inoltre, la nonna dell’attore, non poteva certo essere a conoscenza dei due dialetti parlati in Albania, quello “tosko” e quello “gegho”, tutt’oggi solo gli arbëreshë che studiano la lingua o sono in contatto con il mondo albanese conoscono questa distinzione.
Mentre la cultura arbëreshe rischia di perdersi giorno dopo giorno, è bello sapere che un “figlio d’Arbëria” non ha dimenticato le sue radici ed accende i riflettori del Mondo sulla sua comunità d’origine, rendendo tutti noi orgogliosi.