{"id":28737,"date":"2018-11-02T14:06:20","date_gmt":"2018-11-02T13:06:20","guid":{"rendered":"https:\/\/www.albanianews.al\/?p=28737"},"modified":"2021-05-07T12:57:58","modified_gmt":"2021-05-07T10:57:58","slug":"sigillo-della-pace-ernest-simoni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.albanianews.al\/italia\/sigillo-della-pace-ernest-simoni","title":{"rendered":"Sigillo della pace al Cardinale Albanese a Firenze, Ernest Simoni"},"content":{"rendered":"

Non solo il Sindaco di Firenze, l\u2019arcivescovo Giuseppe Betori, ma anche Ilir Meta, presidente d\u2019Albania hanno festeggiato ieri, 1 novembre, i 90 anni del Cardinale albanese Ernest Simoni. Gli auguri sono arrivati anche dal Papa Francesco, letti gioved\u00ec nella messa di Ognissanti in Duomo.\u00a0<\/strong><\/p>\n

La giornata si \u00e8 presentata come una doppia festa. Il Sindaco Nardella, ha consegnato il Sigillo della Pace a Don Simoni riconoscimento che in passato \u00e8 stato consegnato a personalit\u00e0 come Giovanni Paolo II, Michail Gorbaciov e il Dalai Lama.<\/p>\n

Da anni Don\u00a0Simoni, nominato cardinale da Papa Francesco nel 2016,\u00a0\u00e8 accolto nella diocesi di Firenze nominato canonico onorario del Capitolo Metropolitano.<\/p>\n

\u201c\u00c8 un grande onore consegnare questo riconoscimento a Don Ernest Simoni per la sua testimonianza di uomo di pace, libert\u00e0 e pace<\/em>\u201d. \u00c8 con queste parole che il sindaco Dario Nardella ha consegnato il Sigillo della Pace al cardinale\u00a0Ernest Simoni, che da tempo vive a Firenze.<\/p>\n

Ringraziamenti vivi sono arrivati anche dal Presidente Meta che ha ricordato il legame di Firenze con l\u2019Albania, oltre che il gemellaggio di Firenze con Tirana, che proprio durante quest\u2019anno \u00e8 stata rimessa in moto grazie ad una visita del Sindaco fiorentino a Tirana.<\/p>\n

Don Ernest Simoni: la biografia<\/h2>\n

Per il semplice fatto di essere prete, nel 1963 – durante il regime comunista – don Ernest Simoni viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in diciotto anni di lavori forzati, di cui dodici trascorsi in miniera.<\/p>\n

Durante il periodo della prigionia don Ernest Simoni continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto.<\/p>\n

Uscito dal carcere, viene nuovamente condannato ai lavori forzati: questa volta \u00e8 assegnato alla manutenzione delle fogne della citt\u00e0 di Scutari. Torna libero nel 1990, quando crolla il regime comunista.<\/p>\n

Con la libert\u00e0 di culto, comincia per don Ernest Simoni un periodo di intensa attivit\u00e0 pastorale volta soprattutto alla riconciliazione. In vista della stesura di questo libro l\u2019autore ha intervistato personalmente don Ernest Simoni, le cui parole, spesso citate testualmente, consentono di ricostruire un quadro completo delle vicissitudini che hanno coinvolto lui e la sua famiglia. Sullo sfondo, il clima degli anni bui della dittatura, ma anche le speranze legate alla rinascita.<\/p>\n

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