Dopo il sanguinoso conflitto serbo-kosovaro degli anni Novanta, che ha segnato una delle pagine più tristi della storia della regione balcanica, oggi, 17/02/2019, a Prishtina si festeggia l’anniversario dell’indipendenza del paese, avvenuta nel 2008.
L’Italia fu tra i primi paesi dell’Unione Europea a riconoscere il più giovane paese europeo, prima anche della Corte Internazionale di Giustizia dell’UE (2010), il riconoscimento da parte di Roma avvenne precisamente 4 giorni dopo, il 21 Febbraio 2008, mentre diversi paesi ancora oggi stentano a riconoscere quest’indipendenza, basti pensare alla Spagna, Romania, Grecia, Cipro, Slovacchia e la stessa Serbia.
Non è stato per niente semplice se si pensa al sangue e alle lacrime versate, ma oggi il Kosovo è un paese in forte crescita, con l’età media della popolazione più bassa in Europa, il 53% degli abitanti ha meno di 28 anni.
Nonostante una crescita segnata da un +4% negli ultimi anni e la giovane età dei suoi abitanti, il Kosovo rimane uno dei paesi più poveri d’Europa, con un tasso di disoccupazione del 30%.
Nella storia che ha segnato la sua indipendenza, decisivo è stato il forte impegno della diaspora kosovara, la quale con il suo sostegno non soltanto economico, ha mantenuto accesi i riflettori sulla causa in tutto il Mondo.
Un ruolo importante hanno avuto anche i personaggi noti albanesi e kosovari, i diplomatici internazionali come il senatore statunitense di origini arbëresh come Joseph DioGuardi o i tanti artisti che con il loro lavoro ed i loro sacrifici si sono dedicati anima e cormo alla causa kosovara.
Uno tra questi personaggi è senza dubbio Sislej Xhafa, artista kosovaro che ha segnato l’arte contemporanea internazionale e che ho avuto il piacere di intervistare qualche tempo fa.
Sislej è nato nel 1970 a Peje, in Kosovo, ed ha vissuto per un lungo periodo a Firenze, dove si è formato ed ha completato gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Da diversi anni vive stabilmente a New York.
Di arte ne capisco poco e da quello che ho potuto vedere e da quel poco tempo passato assieme a Sislej mi verrebbe da definirlo un ironico e geniale provocatore che si prende gioco delle contraddizioni e delle assurdità del mondo contemporaneo , come tutti gli artisti insomma.
Nei suoi lavori si può notare l’influenza della cultura albanese, alla quale l’artista è fortemente legato, alla quale fa eco però anche quella italiana, basti pensare alla gigantesca istallazione di Silvio Berlusconi realizzata con la sabbia.
È un’artista molto sensibile alle tematiche sociali Sislej, le sue opere si concentrano sui temi dei diritti umani, migrazioni, clandestinità e tanto altro che lo ha da sempre caratterizzato e che gli ha permesso di portare la sua arte in giro per il Mondo con esposizioni a Roma, Parigi, Francoforte, Ljubljana, New York, Bruxelles, Croazia, Danimarca, Londra, fino alla Biennale di Venezia nel 2005.
Ecco, persone come Sislej Xhafa sono i migliori ambasciatori nel Mondo per un paese piccolo ma ricco di storia e dalle radici profonde come il Kosovo.
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